12 Maggio 2011

Campari: avvio di anno positivo


BobKunzeConcewitz-GruppoCampari.jpgIl Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2011.

Nel primo trimestre del 2011 il Gruppo Campari ha conseguito risultati molto positivi, in un trimestre di bassa stagionalità, con tutti gli indicatori di performance in sensibile incremento, grazie a una forte crescita organica e a effetti positivi di perimetro e cambi.

Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: "Benché il primo trimestre sia caratterizzato da bassa stagionalità, siamo lieti di avere iniziato l’anno positivamente, con tutti gli indicatori di performance in crescita a doppia cifra, nonostante la difficile base di confronto e la Pasqua in ritardo rispetto all’anno scorso. Tutti i nostri assi di crescita (gli aperitivi in Europa e Sud America, la vodka nelle Americhe e la gamma bourbon negli Stati Uniti e in Australia) hanno avuto una buona performance. Inoltre, abbiamo beneficiato del rafforzamento delle nostre piattaforme distributive e dell’anticipazione degli ordini in Russia in vista del rinnovo delle licenze di importazione. Per il futuro, ci aspettiamo che i nostri principali driver di crescita continuino a registrare una performance positiva. Inoltre, continueremo a investire significativamente in marketing e innovazione, in particolare nei prossimi due trimestri. Rimaniamo ottimisti sulle prospettive dell’anno in un contesto bilanciato in termini di rischi e opportunità".

Nel primo trimestre del 2011 le vendite del Gruppo sono state pari a € 268,4 milioni, in crescita del +14,9% complessivamente e del +10,5% a livello organico (+14,5% nel primo trimestre del 2010). Gli effetti cambio e perimetro sono stati rispettivamente del +1,9% e +2,5%, quest’ultimo principalmente dovuto all’acquisizione di Frangelico, Carolans e Irish Mist.

Il margine lordo è stato € 156,1 milioni, in crescita del 16,8% e pari al 58,2% delle vendite.

Le spese per pubblicità e promozioni sono state € 46,9 milioni, in crescita del +17,7% e pari al 17,5% delle vendite.

Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato € 109,2 milioni, in crescita del 16,5% (+10,6% crescita organica) e pari al 40,7% delle vendite.

L’EBITDA prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato 69,4 milioni, in crescita del 17,4% (+11,5% crescita organica) e pari al 25,8% delle vendite.

L’EBITDA è stato € 68,5 milioni, in crescita del 17,0%.

L’EBIT prima di oneri e proventi non ricorrenti è stato € 61,6 milioni, in crescita del 17,9% (+11,4% crescita organica) e pari al 23,0% delle vendite.

L’EBIT è stato € 60,8 milioni, in crescita del 17,4%.

L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 50,5 milioni, in crescita del 16,6% (+10,6% a cambi costanti).

Al 31 marzo 2011 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 618,7 milioni (€ 677,0 milioni al 31 dicembre 2010) grazie alla positiva generazione di cassa e a un impatto favorevole dei cambi.

Vendite consolidate del primo trimestre 2011

In termini di ripartizione geografica, le vendite del primo trimestre del 2011 sul mercato italiano, pari al 37,7% del totale (44,6% nel primo trimestre 2010), hanno registrato una calo del -2,9%. La Pasqua in ritardo nel 2011 rispetto al 2010, e la conseguente ripianificazione delle attività di marketing hanno negativamente influenzato le performance, in particolare, di Campari Soda, Crodino, GlenGrant e degli sparkling wine, in parte compensate dall’andamento positivo di Aperol e Campari.

Le vendite nel resto d’Europa, pari al 22,8% delle vendite consolidate, hanno segnato un aumento molto significativo (+39,7%), determinato da una crescita del business organico del +32,2%, da una variazione di perimetro positiva del +6,3% e a un effetto cambi del +1,2%. In particolare, la crescita organica è stata trainata dalla Germania (+42,1%), grazie a un positivo andamento di tutto il portafoglio e a uno straordinario sviluppo di Aperol, e dalla Russia (+170,8%), grazie a un ritorno a un andamento positivo dei consumi e un’anticipazione degli ordini in vista del rinnovo delle licenze di importazione. Svizzera, Austria e Spagna hanno altresì registrato una buona performance trainata dagli aperitivi. 

Le vendite nell’area Americhe, pari al 31,3% del totale, hanno registrato una crescita complessiva del +16,4%, determinata da una variazione organica positiva del +10,3%, un effetto perimetro positivo del +3,2%, dovuto all’acquisizione dei brand Frangelico, Carolans e Irish Mist, e un effetto cambi positivo del +2,9%. Il mercato USA ha registrato una crescita organica del +9,5%, un effetto perimetro positivo del +2,5% e un effetto cambi del +1,3%. In Brasile, le vendite hanno registrato a livello organico una diminuzione del -8,7%, dovuta a una difficile base di confronto (+335,8% nel primo trimestre del 2010), compensata da effetti positivi di perimetro (+1,2%) e dei cambi (+8,5%). Le vendite nel resto delle Americhe sono cresciute del +78,7%, grazie a una crescita organica del +65,5%, principalmente guidata dall’Argentina, un effetto perimetro del +13,3%, attribuibile all’acquisizione dei brand Frangelico, Carolans e Irish Mist, e un effetto cambi del -0,1%.

L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 8,2% del totale, ha registrato una variazione complessiva del +64,4%, determinata da una crescita organica del +44,9%, trainata dal passaggio sulla nuova piattaforma distributiva del Gruppo nell’importante mercato australiano, un effetto perimetro positivo del +5,6% e un impatto positivo dei cambi del +13,9%.

In termini di ripartizione per area di business, gli spirit, che rappresentano il 76,9% del business, hanno registrato una variazione delle vendite del +16,0%, determinata da una crescita organica del +10,5%, da un effetto perimetro del +3,2% e da un impatto positivo dei cambi del +2,3%.

Il brand Campari ha registrato una crescita del +3,5% a cambi costanti (+5,4% a cambi effettivi), grazie a un andamento positivo in Italia e Germania, mercati chiave per la marca. Le vendite di SKYY sono incrementate del +8,4% a cambi costanti (+10,3% a cambi effettivi), grazie a una performance positiva nel mercato americano, conseguita sia negli Infusion sia nel core brand, e una crescita sostenuta nei principali mercati internazionali. Aperol ha confermato l’andamento molto sostenuto dei consumi (+57,1% a cambi costanti) in Italia e all’estero, con particolare riferimento a Germania e Austria. La gamma Wild Turkey ha registrato una crescita complessiva del +43,1% a cambi costanti (+52,3% a cambi effettivi), grazie alla positiva performance di tutti i brand acquisiti nei mercati principali (Wild Turkey core negli Stati Uniti, Australia e Giappone, Wild Turkey ready-to-drink in Australia e Nuova Zelanda, American Honey negli Stati Uniti), e a un confronto favorevole con l’anno precedente nel mercato australiano dovuto al passaggio sulla nuova piattaforma distributiva del Gruppo avvenuto nel primo semestre del 2010. Le tequile sono cresciute del +27,8% a cambi costanti, grazie al buon andamento di Espolón, recentemente rilanciato negli Stati Uniti. Le vendite di Frangelico, Carolans e Irish Mist sono state in linea a livello organico con il corrispondente periodo dell’anno scorso, mentre hanno registrato una performance positiva di termini di trend di consumo. Le vendite dei brand brasiliani hanno segnato una diminuzione del -15,7% a cambi costanti (-7,7% a cambi effettivi), dovuta a una difficile base di confronto con il primo trimestre del 2010. Una diminuzione delle vendite è stata registrata anche da GlenGrant (-6,8% a cambi costanti) e Campari Soda (-6,2% a cambi costanti), essendo stati penalizzati dalla Pasqua in ritardo e dalla conseguente ripianificazione delle attività di marketing. Entrambe le marche mantengono saldamente la loro posizione di leadership nell’importante mercato italiano.

Gli wine, che rappresentano il 12,8% delle vendite, hanno registrato una crescita del +32,7%, determinata da una variazione positiva del business organico del +29,8%, da una variazione positiva di perimetro del +1,6% e da un impatto positivo dei cambi del +1,3%.

Il vermouth Cinzano è cresciuto del +114,5% a cambi costanti (+115,1% a cambi effettivi), principalmente dovuto a un ritorno a un andamento positivo dei consumi nell’importante mercato russo, e all’impatto positivo del mercato argentino. Gli spumanti Cinzano hanno incrementato le vendite del +3,6% (+4,2% a cambi effettivi), grazie al buon andamento nel mercato russo che ha compensato una diminuzione nei mercati tedesco e italiano, quest’ultimo penalizzato dalla Pasqua in ritardo nel 2011 rispetto all’anno precedente. Gli altri spumanti sono cresciuti complessivamente del +45,6%, grazie a una forte crescita di Riccadonna in Australia, mercato chiave dove la marca ha segnato un ritorno a un andamento normalizzato delle vendite, e di Mondoro in Russia, in parte compensato da una performance debole di Odessa. Gli still wine (inclusi Sella&Mosca, Enrico Serafino, Teruzzi&Puthod e i marchi terzi in distribuzione) hanno registrato un avvio debole in un trimestre di bassa stagionalità (-1,6% a livello totale nel primo trimestre).

I soft drink, che rappresentano il 9,6% delle vendite, hanno registrato una diminuzione del -7,0%, dovuto a Crodino, in calo del -9,0%. Questo risultato, che non trova riscontro nei dati di sell out, è attribuibile al ritardo della Pasqua e alla conseguente ripianificazione delle attività di marketing rispetto all’anno precedente sull’importante mercato italiano, dove la marca mantiene una solida leadership.

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