01 Settembre 2011

Cresce l’inflazione e frenano i consumi. Grave errore ripensare all’Iva per fare cassa


cobolli-gigli.jpg“In due giorni l’Istat ci ha fornito un quadro molto preoccupante dell’economia italiana: i consumi sono ormai in un calo strutturale (le vendite al dettaglio dall’inizio dell’anno sono in diminuzione dello 0,4% rispetto al 2010) e l’inflazione sta toccando livelli record degli ultimi anni” – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione, l’associazione che rappresenta la maggioranza delle imprese della distribuzione moderna in Italia.
Il picco di inflazione di agosto 2011 è determinato prevalentemente dai beni energetici e dai trasporti. “Le famiglie si trovano a subire aumenti sui ‘consumi obbligati’ che riducono ulteriormente il potere d’acquisto e aumentano le preoccupazioni per il futuro – continua Cobolli Gigli - una miscela destinata a rimandare ulteriormente la ripresa dei consumi, condizione indispensabile per far uscire il Paese dalla situazione di stallo nella quale si trova”.
“In questa quadro ripensare ad un aumento dell’Iva da inserire nella manovra sarebbe un grave errore, che avrebbe diretta influenza sulle tensioni inflazionistiche e su una ulteriore regressione dei consumi – conclude il Presidente di Federdistribuzione -. Occorre invece affiancare, alle decisioni mirate al pareggio di bilancio, una forte politica finalizzata alla crescita, attuando una riforma fiscale che trovi nella lotta all’evasione le risorse per abbassare la tassazione a famiglie e imprese e dando spazio alle liberalizzazioni previste”.
Federdistribuzione è l’organismo di coordinamento e di rappresentanza della distribuzione commerciale moderna: riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, sindacali e comunitarie la maggioranza delle imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione, che aderisce a Confcommercio, si compone di sette associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate.
Le aziende aderenti alle sette Associazioni di Federdistribuzione hanno realizzato nel 2009 un giro d`affari di 87,3 miliardi di euro, con una quota pari al 72,4% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 46.300 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a circa 331.750 addetti. Rappresentano, infine, il 36% del valore dei consumi commercializzabili.

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