“…nello scrivere la mia prima opera, ho pensato soprattutto al lettore: titolo facile da ricordare, stile diretto da giornalista televisivo, storie brevi e dense come quelle che da circa 15 anni vanno in onda dentro Eat Parade, la rubrica di enogastronomia e alimentazione del Tg2. Una versione scritta del primo “tg del cibo e del vino”, seguito ogni settimana da due milioni e mezzo di spettatori. Un racconto più ricco di particolari, più attento a quegli aspetti che in un tg purtroppo non trovano spazio. Le storie sono 36, una per ciascuna regione e qualcuna in più per poche altre. Le ricette il doppio, quindi più di settanta, tutte d’autore, alcune semplicissime e folgoranti, altre più complesse e sontuose”.
Così nell’Introduzione del suo primo libro EAT PARADE, Bruno Gambacorta spiega come nasce e come si sviluppa la sua opera prima, un viaggio fra cibo e vino: il giornalista racconta nel suo libro, un po’ come fa da 13 anni nella striscia della Rai, il mondo della ristorazione e del cibo, con qualche approfondimento in più.
“EAT PARADE - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune” è edito da RAI ERI e Vallardi e la sua uscita ufficiale è fissata per il 20 ottobre p.v.
Bruno Gambacorta è una delle più note firme del TG2, oltre che inventore di Eat Parade, il primo telegiornale italiano dedicato all’enogastronomia, seguito mediamente da 2,5 milioni di spettatori ogni settimana da 14 anni.
Nato a Napoli nel 1958, poco prima di laurearsi in medicina nel 1983 Bruno gambacorta vince
una borsa di studio nelle redazioni della Rai e sceglie di provare a fare il giornalista invece che il medico. Si trasferisce a Milano e si forma in quotidiani e mensili, prima di essere assunto alla Rai nel maggio del 1986. Diventa giornalista professionista nel 1987.
In Rai da oltre 25 anni, ne ha trascorsi nove alla redazione di Milano (occupandosi soprattutto di cultura e spettacoli) e sedici al Tg2, dove si occupa di medicina e sanità, nonché di alimentazione.
Ha vinto numerosi premi giornalistici, fra i quali il CNN World Report Award nel 1996, il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica, l`Oscar del vino 2002 assegnato dalla rivista Bibenda e nel 2010 il più antico e prestigioso del nostro paese, il Premiolino, per il giornalismo enogastronomico.
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