16 Marzo 2012

La lista nera del cliente maleducato


ristorante-cucina-chef-pc-internet-corbis--258x258.jpgMolti consumatori commentano sui social network e su pagine dedicate come Trip Advisor le proprie impressioni sui locali, giudicando qualità e servizio. Ma è vero che è possibile fare anche il contrario: i ristoratori possono giudicare sui social network, i propri clienti, soprattutto quelli che prenotano e non si presentano.

Il Wall Street Journal racconta che questa pratica è partita dal ristorante Norma di Copenhagen (undici stelle Michelin): dopo che due gruppi di clienti che avevano prenotato non si sono presentati ha addebitato a testa il costo di 500 dollari a persona per la cena postando su Twitter una foto irriverente contro i clienti (un dito medio alzato).

Il gesto è passato come uno scherzo, ma ha innescato una moda, segnalare i clineti che “bidonano” i tavoli prenotati.

La cosa ha preso piede anche in Australia dove è nata  una campagna per pubblicare su Twitter i nomi dei clienti maleducati.  Erez Gordon, proprietario del `Bistro Bruno` di Sydney, ha commentato la pratica: «grazie a Twitter abbiamo ora l’opportunità di far valere la nostra posizione, così come i nostri clienti possono dare voti negativi alla nostra prestazione quando ne rimangono delusi».

Prenotare e non presentarsi è un costo per i gestori: Drew Nieporent, responsabile del gruppo di ristoranti lussuosi `Myriad`, ha calcolato una media di quaranta presenze prenotate e mai disdette ogni sera in ogni  ristorante.

Adottando la prassi per gli alberghi di far pagare una penale alla prenotazione non consumata, molti ristoranti di lusso pretendono il numero della carta di credito come garanzia. A New York già il 15% dei ristoranti fa così.

Sherri Kimes, professoressa della Cornell School of Hotel Administration, commenta che “nei sondaggi effettuati abbiamo constatato come questa nuova politica non sia stata accolta male dai clienti; il pensiero generale è che sia giusto addebitare una certa somma in caso di mancata presenza; in cambio i clienti pretendono però che siano rispettati i patti: quando si presentano, vogliono che il loro tavolo sia subito pronto”.

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