Dalle birre italiane alla Herrnbräu, l’offerta del distributore sembra tagliata per i gusti della capitale. Interessante anche l’offerta di vini e acque
«Da cinque anni a questa parte i consumi di birra nella capitale sono in netto aumento con incrementi del 10-15% ogni anno». Parola di Antonio Sisillo titolare di SIB, società distributrice di beverage che sul commercio brassicolo romano costruisce circa un terzo del suo fatturato: «Non sono molti anni che il mercato italiano si è aperto con tanta sapienza all’offerta internazionale e comunque nonostante tutto nel Lazio, come da tradizione, è ancora molto apprezzata Birra Peroni in tutti i suoi formati».
La pizza è un culto
Il grosso della clientela di SIB appartiene al comparto delle pizzerie dove la birra preferita è soprattutto chiara in tipologia pils: «Per i romani la pizza è un culto – dice Sisillo – ma non bisogna dimenticare che lo è anche per i numerosi stranieri in visita a Roma, i quali oltre alle specialità della gastronomia italiana chiedono di provare altresì le birre di casa nostra. Per soddisfare questa domanda noi proponiamo Nastro Azzurro, Menabrea e appunto Peroni».
Al di là delle etichette che costituiscono il baluardo brassicolo italiano, un altro marchio che sta dando grosse soddisfazioni a SIB è Herrnbräu, ossia la birra bavarese che come capitolato produttivo codifica i precetti dell’ormai plurisecolare editto della purezza emanato da Guglielmo IV, Duca di Baviera nella prima metà del XVI secolo: «Tra le classiche chiare di questa linea – spiega Sisillo – proponiamo la Ingostastädter Gold e la Tradition che si aggirano attorno ai 5 gradi volumetrici, mentre la Helles Doppelbock viene fornita laddove vi sia esigenza di una doppio malto con gradazione superiore». Tali referenze sono disponibili in formato bottiglia 33 cl o 50 cl. In ogni modo il marchio tedesco mette a disposizione i prodotti menzionati anche in fusti da 30 o da 20 litri così come per altre sue specialità più ricercate quali la rossa doppio malto Roter Panther, la scura Dunkel, la Hefe Weissbier oppure la meno consueta, non filtrata, Ziegler.
Più fusti da 30 litri
«A prescindere dal marchio, gran parte del nostro commercio riguarda il formato in bottiglia da 66 cl anche se da un paio di anni a questa parte si sta incrementando la richiesta di fusti da 30 litri». Questo formato per gli operatori Horeca rappresenta una comodità in quanto, data la maggior capienza rispetto al 20 litri, a fronte di maggiori rotazioni, evita all’esercente di dover sostituire il fusto con troppa frequenza: «Per dare un’idea dell’interesse crescente intorno alla birra – dice Sisillo – si pensi che, in locali non specializzati, fino a un paio di anni fa un fusto da 20 litri durava in media da una settimana. Ora con un formato 30 litri si va avanti di solito un giorno e mezzo al massimo». Allo stato attuale nella città del Colosseo SIB vanta circa un’ottantina d’impianti, mai sotto i tre rubinetti e corredati con i sopracitati marchi italiani o con gli assortimenti mirati del marchio bavarese. Il resto delle forniture riguarda circoli sportivi e culturali bar e tavole calde per un parterre di quasi quattrocento clienti serviti grazie a una flotta di una decina di automezzi: «Nelle pizzerie e nelle griglierie negli ultimi tempi arriviamo a installare anche spine con impianti a sei-otto vie e diverse referenze. E un buon riscontro ce lo dà anche un prodotto di notorietà consolidata come Guinness». E se si vogliono passare al setaccio le novità dell’assortimento in fusto, il distributore annovera anche prodotti come il marchio francese Caesarus distribuito in Italia da Tre Effe e relativo a una birra lager doppio malto dal sapore dolce e 12 gradi alcolici.
Gli accessori promozionali
All’offerta brassicola è legata anche una larga disponibilità di accessori promozionali, come cavatappi, pins, piccoli complementi d’arredo, asciugamani e parannanze, articoli di solito compresi e distribuiti gratuitamente in proporzione alle entità della fornitura. Vi è poi una buona disponibilità di materiali consumabili e di arredi personalizzabili come tavoli e sedie in plastica e ombrelloni. E per chi ne ha l’esigenza anche frigo-vetrine per un utilizzo in comodato d’uso con sponsorizzazione SIB o di marchi industriali afferenti al beverage. Oltre all’ampio servizio offerto in relazione alla birra, viste le circa 30 referenze trattate, da SIB è assolutamente degna di considerazione anche l’attività intorno al commercio enologico. Il catalogo in questo segmento garantisce una disponibilità di 70 denominazioni provenienti dalle più importanti regioni a vocazione enologica cui è dedicato un capannone a parte. «E poi, servendosi da noi – specifica Sisillo – il nostro cliente può far conto su una vasta scelta di bevande analcoliche e su una buona gamma di acque minerali». Scorrendo in rassegna tra gli scaffali del magazzino si trovano, infatti, i prodotti di San Pellegrino, San Benedetto, Acqua di Nepi, Ferrarelle e delle fonti della zona di Nocera Umbra.
La storia di SIB
A sinistra Antonio Sisillo, titolare di SIB (Sisillo Importatore Birra). Il distributore romano conduce la sua azienda assieme alla moglie e ai tre figli, Giacomo e Mattia (da sinistra i due nella foto) e Christian. L’attività dell’azienda romana è iniziata circa dieci anni fa, quando dopo diversi anni trascorsi come rappresentate di elettronica di consumo e di abbigliamento, un amico che commerciava nel beverage porta a porta gli consigliò di investire le sue risorse nel suo ambito professionale. Detto-fatto e l’attività iniziò subito a decollare tanto che dopo soli 5 anni, Antonio dovette trasferire la sua sede logistica e gli uffici all’interno di un capiente magazzino di 2.000 metri quadrati, presso l’attuale sede nel quartiere Pietralata in Via delle messi d’oro 51.
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