15 Dicembre 2010

Natale, boom per le bollicine italiane


bollic2.jpgLe tavole delle feste rilanciano vino e spumanti “made in Italy”. Durante le festività si stapperanno più di 95 milioni di bottiglie, oltre il 95 per cento di produzione nazionale. Si tratta senza dubbio di una salutare “boccata d’ossigeno” per un settore condizionato quest’anno da molti problemi. Difficoltà che hanno coinvolto soprattutto i vitivinicoltori, che hanno dovuto fronteggiare i problemi legati ai prezzi delle uve.

A sostenerlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale nelle due settimane che vanno dal 24 dicembre al 6 gennaio si dovrebbe registrare un incremento delle vendite di vino pari al 2 per cento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

“A vincere - rimarca la Cia- sarà ancora una volta la qualità”. Le denominazioni di origine dovrebbero crescere, in quantità, del 2,5 per cento, mentre risulteranno in flessione (meno 0,5 per cento) i vini sfusi, che proseguono nel loro trend di discesa che continua ormai da alcuni anni.

I vini “rossi” ancora una volta saranno preferiti ai “bianchi”, con un rapporto di 4 su 5. Una tendenza, questa, che si consolida proprio nel periodo invernale e che durante le feste natalizie aggiunge il suo apice.

Per quanto concerne invece gli spumanti, otto bottiglie su 10 di spumanti dolci e aromatici nazionali (Asti Docg e Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene in testa) allieteranno le tavole delle feste.

Le nostre “bollicine” -rileva la Cia- continuano ad avere, nonostante la crisi, il loro appeal sui mercati internazionali. Gli spumanti italiani occupano, infatti, spazi significativi e danno battaglia ai “francesi”. All’estero fanno segnare un aumento record del 21 per cento dell’export. I principali consumatori di spumante “made in Italy” sono gli statunitensi e i tedeschi. Un positivo trend si sta, comunque, registrando anche in Giappone, Russia e Gran Bretagna. In crescita l’export in mercati come la Svizzera, la Svezia e soprattutto la Cina, sempre più conquistata dalla tradizione e dalla qualità delle produzioni nazionali.

Per gli spumanti italiani le feste di fine anno sono, dunque, un momento di crescita importante e significativa. Un successo che -rileva la Cia- si riscontra in particolare tra i giovani che stanno riscoprendo il sapore e l’aroma caratteristici degli spumanti. In testa alle preferenze quelli dolci, ma sono in netta ascesa anche i secchi, brut e quelli prodotti con metodo classico.

La Cia ricorda, infine, che anche nel periodo delle festività natalizie l’uso degli spumanti, come tutti gli alcolici, deve rimanere nella giusta moderazione.

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