I distributori automatici cambiano volto e si evolvono. Dunque, non solo cibo e bevande, ma anche vestiti, profumi e... sex toys!
Per i distributori automaci, ormai, è giunto il tempo di cedere il passo alle novità. E allora, non solo caffè, snack, bibite e cibi pronti, ma oggetti di ogni tipo: da quelli di largo consumo a quelli tecnologici, dal vestiario ai profumi, sino ai sex toys. I distributori automantici non sono più le classiche macchine piantate in scuole, ospedali, metropolitane, aziende, ma sono "negozi" a cielo aperto sparsi lungo le vie delle città.
Calano i consumi dei prodotti "tradizionali"
Secondo i dati raccolti da Accenture, un chiaro segnale negativo arriva dai dati sulla variazione dei consumi nei primi otto mesi del 2102, rispetto allo stesso periodo 2011: gli snack hanno perso il 4,1%, i prodotti caldi il 3,1%, e il freddo è cresciuto solo dello 0,5%. In calo anche le macchinette da ufficio per le bevande calde, messe a disposizione di solito dalle piccole imprese, vedono i consumi scendere del 2%. Meno consumi, meno macchinette presenti sul mercato perchè diventa un costo che le aziende decidono di tagliare. L`effetto della crisi, che vedeva il consumatore servirsi di meredina e caffè dal distributore automatico - avendo un costo più contenuto del bar - è finito, perchè adesso lo stesso consumatore preferisce risparmiare portandosi la merendina da casa.
La nuova frontiera del vending
In questi anni il vending è passato da canale di distribuzione a tecnologia disponibile. È cambiato il rapporto con le macchine, con le quali abbiamo oggi un`elevata confidenza. E allora, non solo caffè, pizze calde, ma anche calzini, libri, cravatte, ipod, gioielli, ombrelli, film, accessori da viaggio, pile e... chi più ne ha più ne metta. Ma come sarà il futuro? Vedremo l`esplodere di questi acquisti automatici? La perdita del contatto con il commesso? Scorderemo l`abitudine di toccare, guardare, rigirare il prodotto in mano prima di comprare? Certo in Italia sarà un po` difficile che accada, come è successo in Giappone - con un distributore automatico agni 100 metri - guardare a questo fenomeno come a una vera e propria rivoluzione, perchè tutto dipende dallo stile di vita di un Paese e gli italiani, si sa, hanno abitudini e caratteristiche differenti.
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