Spesso, per recuperare un credito, un`impresa si rivolge ad un avvocato. Ma non sempre questa è una buona soluzione. Anche a causa dei disservizi della macchina giudiziaria, è molto difficile – per non dire impossibile – ottenere in tempi brevi il pagamento dei propri crediti. E questo è un problema che accomuna tutte le aree geografiche del Paese e tutti i settori merceologici. Problema che, negli ultimi mesi, è acuito dalla crisi economica che – nonostante le ottimistiche voci che politici e grande stampa diffondono – non pare voglia abbandonare l`Italia.
È ampiamente noto che le fatture emesse con termini di pagamento a 30 o a 60 giorni non vengono saldate prima del decorso di termini anche doppi. E nel caso di forniture di beni o servizi ad una pubblica amministrazione i tempi di riscossione dei relativi crediti assumono dimensioni bibliche.
Ben si comprende che simili sfasamenti – tra i tempi di incasso preventivati e quelli reali – possono mettere in seria difficoltà un`impresa. Tanto più che spesso per finanziare la propria attività (e far fronte al pagamento delle imposte, delle retribuzioni dei dipendenti e delle fatture dei propri fornitori) si ricorre ad affidamenti bancari o allo sconto delle fatture emesse. Così, l`ottenimento di un pagamento tempestivo da parte dei propri debitori diviene un`esigenza essenziale per la serena prosecuzione dell`esercizio della propria attività (senza il costante assillo delle esposizioni bancarie).
Benché l`Italia, con il D. Lgs. n. 231/2002, abbia recepito la direttiva europea n. 2000/35 in tema di tutela del credito (ed abbia previsto che, in caso di ritardo nel pagamento di crediti commerciali, sia dovuto un interesse moratorio ad un tasso decisamente maggiore rispetto a quello legale), la situazione non è mutata: i ritardi nei pagamenti sono la regola e la tempestività degli adempimenti costituisce l`eccezione. Ora, finché il ritardo nel pagamento è minimo – una trentina di giorni oltre il termine indicato in fattura – è ben possibile tollerarlo, giacché esso, al di là di un minimo disagio contabile, non comporta, di solito, particolari danni per l`impresa. Quando, invece, il ritardo nel pagamento assume dimensioni maggiori, esso è il segno di una difficoltà del debitore che, da semplice mora, può tramutarsi in mancato pagamento e degenerare, nei casi peggiori, in insolvenza.
Onde prevenire tali degenerazioni – e, dunque, al fine di evitare un mancato incasso – occorrono procedure standardizzate di riscossione, in grado di entrare in funzione immediatamente dopo che il debitore ha oltrepassato i termini (ragionevolmente brevi) di tolleranza senza aver corrisposto le somme dovute. La qual cosa è più facilmente realizzabile per imprese dimensionalmente medio-grandi, che possono fare affidamento oltre che su una maggiore disponibilità di capitali, anche su strutture organizzative interne più articolate. Ma il tessuto economico italiano si caratterizza per la presenza di molte imprese di dimensioni medio-piccole, che se, per un verso, hanno il pregio della dinamicità (giacché, in un mercato che muta sempre più velocemente, le piccole dimensioni garantiscono decisioni più rapide), per altro verso non possono confidare nella solidità che solo gli ingenti investimenti di capitale possono offrire. Queste imprese possono ovviare alla carenza di propri uffici interni destinati alla gestione dei mancati pagamenti mediante il ricorso all`esternalizzazione ( outsourcing) del relativo servizio.
La S.I.R.Fin. srl offre proprio tale servizio, occupandosi del recupero stragiudiziale dei crediti non adempiuti, attraverso una procedura di esazione domiciliare curata da una rete di procuratori in grado di coprire tutto il territorio italiano. È proprio l`adozione di questa procedura che può risultare determinante per il buon fine della pratica: i nostri procuratori debitamente preparati, in base alla tipologia del credito da esigere, a sostenere dialetticamente il contatto “faccia a faccia” con il debitore, portano in moltissimi casi al buon esito della pratica. E ciò, sempre operando nel solco tracciato dalla legge, senza mai tradire la fedeltà ai principi di discrezione e di salvaguardia della reputazione commerciale dell`impresa committente (e, di riflesso, anche del debitore).
È opportuno evidenziare che i maggiori vantaggi connessi con questo tipo di intervento sono costituiti dalla possibilità di verificare direttamente lo stile di vita e le condizioni economiche del debitore, nonché il suo reale domicilio. Infatti, anche qualora il debitore risulti formalmente nullatenente (ad esempio, in base alla visurazione dei pubblici registri immobiliari), spesso egli continua a godere di uno stile di vita elevato, dietro il diaframma di una società o, più banalmente, grazie alla compiacenza di un prestanome. Non è, poi, così infrequente che il debitore mantenga residenza angrafica o sede legale in luoghi in cui non è più rintracciabile. E soltanto un`indagine svolta in loco riesce, in molti casi, a rivelare dove rintracciare il debitore.
Pertanto, a differenza delle lente e costose vie giudiziarie, la Sirfin garantisce la possibilità di verificare immediatamente la solvibilità del debitore. Così il creditore potrà, in tempi ragionevoli, alternativamente ottenere il pagamento, ovvero l’attestazione di inesigibilità del credito. Quest`ultima certificazione – che verrà rilasciata direttamente dalla Sirfin – consentirà di godere di un immediato vantaggio fiscale, portando in deduzione sui redditi di impresa l`ammontare dichiarato inesigibile, come previsto dall`art. 101 TUIR.
Grazie all`accordo raggiunto con Italgrob, per ogni pratica affidata, la Sirfin avrà diritto a 5 euro di costi di formazione del fascicolo e di istruttoria. Nel caso poi di esazione del credito, ai 5 euro di costi fissi dovrà aggiungersi un compenso pari all`8,50% dell`ammontare incassato.
Per le spese ed i compensi a lei spettanti, la Sirfin non pretende alcun versamento anticipato, limitandosi a trattenere le somme di propria spettanza sugli ammontari riscossi, al momento di rimettere al creditore le somme di volta in volta recuperate. Ogni maggior costo derivante dalla procedura di recupero dei crediti resterà a carico del debitore.
Coloro che siano interessati al servizio possono contattare la Sirfin (Roma, via C. Colombo, n. 456 – tel. 06.59605586) per ogni ulteriore informazione o chiarimento.
Dorella Chiarella
Consulente Economico Sirfin srl
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