Trascorrere le feste fuori casa come se si stesse in casa. È questo lo spirito ormai consolidato con cui anche in tempo di crisi conclamata alcuni italiani sceglieranno di andare in un pubblico esercizio fra Natale e San Silvestro e il 14,9% di questi sarà disponibile a spendere di più rispetto allo scorso anno.
Ma la situazione è meno rosea di quanto potrebbe apparire. Se nella maggiore previsione di spesa si registra un saldo positivo del 5,2% rispetto alle feste 2011-2012 e il 25,8% non si è posto proprio il problema di quanto spendere, a festeggiare fuori sarà solo il 15% degli italiani: un dato in netta flessione rispetto a quanto avvenne dodici mesi fa (23,7%).
È quanto emerge da un’elaborazione del centro studi di Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, sull’indagine Format-Research.
«Il clima di difficoltà economica aggravato dalle incertezze politiche – commenta il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani – ha fatto ridurre il numero degli italiani disposti ad uscire dalle mura domestiche dove il lavoro per le feste è comunque faticoso. Non a caso spesso si va fuori casa per evitare di organizzare, cucinare, rassettare e pulire. Per fortuna il ristorante consente di vivere la festa in un clima di intimità familiare molto simile a quello della propria abitazione».
Natale e Capodanno sono le feste per eccellenza a carattere familiare e infatti solo il 7,2% le trascorrerà certamente in un locale pubblico e il 7,8% prevede di optare per questa soluzione, nella convinzione che tale ipotesi si tramuterà in realtà. Sempre nella percentuale di chi starà fuori casa, la stragrande maggioranza preferisce la compagnia degli amici (75,4%) a quella dei familiari. Non a caso, la festa per eccellenza da trascorrere nel locale è quella di San Silvestro scelta come occasione dall’88,4% del campione. L’idea di base è infatti quella di rilassarsi senza preoccupazione dei preparativi (45,9%), di divertirsi ballando e cantando (35,2%) e di visitare posti nuovi (22,7%). Fra chi non festeggia fuori casa, invece, predomina la motivazione legata alla consuetudine (68,4%); nel 22,2% ci sono ragioni economiche alla base della scelta.
Seppur nella consapevolezza che quasi tutti gli italiani staranno in casa nelle due giornate natalizie, l’80% dei ristoranti sarà in attività e di questi il 26,3% ha ridotto i prezzi spesso e volentieri (70%) con un menu tutto compreso mediamente a 52 euro. Meglio andrà dal punto di vista degli incassi per il Capodanno. Il cenone a menu fisso costerà in media 77 euro e sarà offerto dal 63% dei ristoranti consapevoli che secondo le nuove tendenze il brindisi si preferisce nelle piazze, mentre un buon 35% opterà per la formula classica “cenone più veglione” a 81 euro.
(FONTE: Nota stampa Fipe)
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