13 Febbraio 2013

Il Distech ha realizzato un sogno della categoria


Tante le cose fatte nel corso di questi 20 anni, alcune buone, altre meno, ma una su tutte giustifica l`attività di Italgrob: il corso Horeca Distech. Così afferma Gian Carlo Cuni, presidente di CDA.

 

CDA_Cuni.jpgUn tempo, ormai lontano, tanto da sfociare nella nostalgia, l’intuizione di alcuni imprenditori lungimiranti, in un mondo contraddistinto da un forte individualismo, ha dato vita ad un’idea, quella di dare un sindacato ad una categoria che sino ad allora viveva di luce riflessa. Tale idea era fondata su alcuni valori comuni che, permeando l’agire di tutti, tentava di coordinare verso un risultato comune, riconoscibile e ben identificabile da ognuno sia all’interno che all’esterno della categoria. Le diverse interpretazioni dei modi di essere hanno spesso favorito divisioni interne, contrapposizioni a volte ingiustificate, che nel tempo hanno ostacolato certi processi. Tuttavia dobbiamo riconoscere la tenacia e la determinazione di coloro che negli anni si sono adoperati a sostenere un mondo imprenditoriale che ancora oggi necessita di rispetto e considerazione per il proprio lavoro.

Tra le tante cose fatte, buone e a volte meno buone, mi sento di sottolinearne una in particolare, che forse da sola basta a dare un senso alle attività che in questo ventennio Italgrob ha sviluppato e che ne giustifica l’esistenza: il Distech, progetto che ha realizzato il vero sogno della categoria, cioè dare un futuro professionale alle nuove generazioni.

Idee e progetti, purtroppo, non sempre sono stati in linea con i bisogni della categoria e con le aspettative degli imprenditori in quanto l’eccessivo individualismo dei singoli ancora oggi ostacola e rende maggiormente difficile il raggiungimento degli obiettivi.

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