La contrazione dei consumi sul mercato interno spinge il settore a investire sui mercati esteri dove invece la grappa vive un momento di grande notorietà e si conferma sempre più un simbolo del Made in Italy.
Il mondo dei distillatori si affaccia compatto sulla ribalta di Vinitaly sotto la bandiera dell’Istituto Nazionale Grappa. Dal 7 al 10 aprile, saranno 33 i grappaioli associati ING che prenderanno parte alla 47° edizione del Salone Internazionale del vino e dei Distillati con un obiettivo comune, ovvero quello di dare ampia visibilità al settore sui mercati esteri, che nel corso del 2012 hanno contribuito in maniera importante al mantenimento delle quote di fatturato, quando il mercato interno ha leggermente mollato la presa a causa della contrazione dei consumi.
«Arriviamo a Vinitaly con una certezza - afferma il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - quella che è necessario aprirsi ai mercati esteri per rimanere competitivi. Dati Istat parlano di +16% nel 2012 rispetto all’anno precedente. Il fatto che il nostro prodotto, spesso frutto del lavoro di aziende a conduzione familiare, riesca a imporsi a livello internazionale nonostante la crisi e nonostante la forza di concorrenti ben più strutturati è un grande traguardo. L’esempio più emblematico è la Russia, dove la richiesta aumenta addirittura dell’81% per la grappa imbottigliata, ma buone performances arrivano anche dalla Germania dove nel 2012 si è registrato un incremento nelle vendite dell’11% e dai Paesi Bassi (+3%), mentre fuori dall’UE va molto bene il Canada con +14,4%».
A confermare la necessità di questo nuovo approccio al mercato, anche uno studio recente condotto dall’osservatorio di Nomisma Wine Monitor che ha messo in luce quanto gli investimenti sui mercati esteri, assieme alla valorizzazione del brand e alle strategie di comunicazione, siano requisito essenziale per traghettarsi in quel futuro in cui la competizione diventa sempre più globale e massificata e in cui è la qualità a fare la differenza. Ma altrettanto importante è il saper mettere da parte i personalismi e fare sistema nell’ottica di raggiungere obiettivi condivisi per il bene del settore, di cui l’Istituto Nazionale Grappa da oltre 16 anni si fa garante.
Anche per il mondo della grappa, dunque, come per tutto il comparto enologico, le parole d’ordine a Vinitaly 2013 saranno internazionalizzazione e investimenti. Una politica condivisa e sostenuta anche dai numeri, diffusi da Assodistil: circa il 30% delle distillerie nell’ultimo anno ha investito nella propria azienda, in particolare in macchinari (30%), in pubblicità e comunicazione sul marchio (34,5%) e in innovazione di processo (19%).
Dopo l’importante appuntamento di Vinitaly per la grande visibilità mediatica e i rapporti con gli operatori del settore, l’Istituto Nazionale Grappa con i suoi soci continuerà a proporre eventi per il consumatore, tra i quali l’appuntamento annuale con Grapperie Aperte, manifestazione ormai consolidatasi negli anni nella prima decade di ottobre e che riscuote sempre un enorme successo di pubblico.
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