Ancora uno sgambetto al settore dei distillati, per trovare copertura per recuperare i mancati introiti derivanti dalla cancellazione dell`importo della prima rata dell`Imu, tra gli altri aumenti, il Governo Letta in via precauzionale, è orientato ad aumentare le aliquote delle accise sui prodotti alcolici.
«Siamo molto preoccupati ed amareggiati. Invece di valorizzare e sostenere una delle eccellenze italiane ci si impegna a distruggerla - commenta il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Elvio Bonollo - La grappa è un’opera d’arte italiana che il mondo ci invidia per i suoi caratteri inimitabili che sono il frutto di generazioni di esperienza, arte e tradizione sviluppatesi nei secoli grazie al duro lavoro quotidiano di generazioni di famiglie di distillatori italiane che tutt’ora costituiscono un comparto sostanzialmente composto da piccole aziende artigianali depositarie di un patrimonio di conoscenze unico. La nostra acquavite di bandiera, che già attraversa il difficile momento legato alla pesante situazione economica generale, rischia di essere definitivamente messa in ginocchio da un provvedimento del Governo Letta che comporterebbe la morte di numerose aziende del nostro settore, fallendo anche nel portare un vantaggio in termini di maggior gettito allo Stato. Aumentare le aliquote delle accise per i prodotti alcolici non porta beneficio a nessuno: il loro innalzamento produrrebbe una ulteriore contrazione dei consumi, con conseguente aggravio della già difficile situazione economica del comparto delle bevande alcoliche, determinando così una riduzione delgettito complessivo nelle casse dello Stato. In altri termini è una misura fine a se stessa, incapace di risolvere i problemi e allo stesso tempo in grado di impoverire soltanto la categoria dei distillatori che ogni giorno portano avanti con passione questo lavoro spesso ereditato come tradizione di famiglia. Per questo motivo chiediamo con forza al Governo e alle Istituzioni competenti di abbandonare definitivamente questa ipotesi per evitare ripercussioni devastanti».
La proposta di innalzare ulteriormente le aliquote delle accise su alcolici e distillati arriva dopo un periodo lungo ben 7 anni in cui si è assistito a una progressiva riduzione del gettito derivante proprio da queste, a conferma dei timori dei soci dell`Istituto Nazionale Grappa. Dal 2006, anno dell`ultimo aumento delle accise sugli alcolici, si è infatti verificata una progressiva diminizione del gettito annuo derivante da esse, fino a raggiungere il minimo storico del 2012, quando si è toccato i livelli record di -22% rispetto alla data dell`ultimo aumento, equivalmente a 150 milioni di euro in meno rispetto alle aspettative di incasso.
Fonte dati Ministero Economia e Finanze
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