05 Settembre 2013

Iva: pausa-caffè amara, da gennaio +10% per macchinette


Per finanziare l`Ecobonus anche la pausa caffè sarà più amara: dal 1 gennaio 2014 aumenta l`Iva sui prodotti venduti nei distributori automatici, l`aliquota passa dal 4 al 10%.

pausa-caffe.jpg«E così che si aggrava la crisi. Non solo dei consumi ma anche occupazionale - afferma Lucio Pinetti, presidente di Confida, Associazione italiana Distribuzione Automatica - Con l`inasprimento dell`imposta infatti sono a rischio centinaia di posti di lavoro se i consumi caleranno».

L`incremento dell`imposta sui prodotti somministrati attraverso i distributori automatici comporterà un aumento di 5 centesimi sul caffè e le bevande calde, e di 10 centesimi sulle bevande fredde e gli snack, anticipa Confida, aderente a Confcommercio.

«Per questo motivo dal prossimo 9 settembre - annuncia il presidente Pinetti - partirà una campagna per informare i consumatori attraverso un milione di adesivi che verranno affissi su tutti i distributori automatici installati in Italia.

Il messaggio è chiaro: l`aumento dell`Iva non è una nostra decisione ma un`imposizione del Governo che, attraverso il decreto legge 63 del 4/6/2013 stabilisce l`inasprimento della stessa sulle somministrazioni di alimenti e bevande attraverso i distributori automatici».

«Sorprende - continua Pinetti - come lo Stato abbia voluto colpire 20 milioni di consumatori che, in particolare in questi anni di crisi, grazie al favorevole rapporto qualità-prezzo al distributore automatico, hanno finora trovato una valida soluzione di acquisto. Ma per adeguare i distributori automatici installati nei luoghi pubblici - circa un milione di "macchinette" - il settore del vending (30 mila addetti e più di mille imprese) dovrà spendere tra i 30 e i 50 milioni di euro. Inoltre, per sostituire i prezzi occorreranno dai 4 ai 5 mesi, difficile dunque essere pronti per il 1 gennaio prossimo. Come se non bastasse, se i consumi dovessero subire una flessione allora saremmo costretti a rinunciare alla prestazione di centinaia di dipendenti».

Fonte ANSA

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