16 Ottobre 2013

Fipe: più colazioni al bar e meno pausa pranzo


Settantatre i miliardi di euro spesi nel 2012, tra bar, ristoranti e take away, pari al 35% della spesa alimentare. Sempre più amata la colazione al bar (1,5 mld di consumazioni all`anno), in calo la pausa pranzo mentre cresce il numero degli italiani che escono fuori a cena. Magari prediligendo le pizzerie ai ristoranti, dove lo scontrino è decisamente più basso.

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È quanto emerge dall`ultima ricerca dell`Ufficio Studi Fipe, "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa", che la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, aderente a Confcommercio - Imprese per l`Italia presenta oggi, in occasione della sua partecipazione a Host 2013 (in programma a fieramilano dal 18 al 22 ottobre). Gli italiani hanno voglia di uscire. Nonostante la crisi. A fronte di una fisiologica flessione dei consumi dovuti alla congiuntura non favorevole, frequentare bar, ristoranti e locali resta comunque una piacevole abitudine. «Host 2013 è la fiera internazionale più importante dell`ospitalità e precede di due anni l`Expo2015, la manifestazione che avrà come tema il cibo e gli aspetti anche sociali ad esso collegato - dice Lino Stoppani, presidente Fipe -. Con la nostra presenza al Salone vogliamo dimostrare quanto è importante il contributo delle associazioni di categoria all`organizzazione e alla riuscita dell`Esposizione Universale sul quale l`Italia fa grande affidamento. Ci presentiamo con idee originali e innovative, per offrire un contributo molto atteso da tutta la filiera».

Ma veniamo alla ricerca. Nonostante una situazione non certo favorevole, i consumi del cosiddetto "fuoricasa" restano una voce di spesa estremamente significativa. La spesa delle famiglie italiane per la ristorazione, come dicevamo, vale 73 miliardi. Dopo Spagna e Gran Bretagna, l`Italia è il paese europeo con la maggiore incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare (35% a fronte di una media europea del 32%). In termini di spesa pro-capite, gli italiani spendono in ristorazione circa 1.200 euro l`anno, il 32% in più dei francesi e il 53% più dei tedeschi. Valori che pongono l`Italia al terzo posto nella classifica europea per i consumi fuoricasa. Più nel dettaglio, come risulta dalla fotografia scattata dal centro studi Fipe, il bar rimane il luogo preferito dagli italiani per fare colazione con un totale annuo di circa 1,5 miliardi di consumazioni. I prezzi sono infatti molto contenuti: 94 centesimi il prezzo medio dell`espresso e 1,26 euro quello del cappuccino.

A registrare una flessione maggiore è invece il consumo di cibo nella pausa pranzo. Molti se lo portano da casa. Tra il 2008 e il 2012 ben 204 mila persone non entrano più nel pubblico esercizio per il pasto di metà giornata. Questo calo è comunque compensato dagli 8 milioni di persone a cui capita ogni tanto di consumare un pranzo fuori casa nei giorni feriali. Un cambiamento di tendenze si registra anche per la cena. Se nel 1993 rappresentava il pasto principale della giornata per il 17% della popolazione, oggi lo è per il 24%. E se a cenare fuori casa almeno una volta a settimana è il 28,3% dei cittadini, la metà predilige la pizzeria a fronte di un 25% che sceglie il ristorante, soprattutto in occasione di ricorrenze. Tutto ciò dimostra che, a dispetto della crisi economica, gli italiani amano frequentare bar e ristoranti, nonostante una situazione non certo favorevole: secondo l`Ufficio Studi Fipe, nel 2012 la spesa delle famiglie si è ridotta di 1,6 miliardi di euro (-2,5%). Un dato negativo che si conferma anche per l`anno in corso in cui è prevista una diminuzione dell`1,3%. I dati registrano in pratica un calo cumulato del 4% circa in due anni. Per dare un aiuto concreto ai problemi della categoria, Fipe ha attivato uno sportello online al quale si può accedere sia dal sito Fipe (www.fipe.it), sia dal sito Host (www.host.fieramilano.it) con una semplice registrazione. Uno dei temi trattati, oltre alla gestione del personale, è per esempio proprio il riposizionamento sul mercato in relazione all`evoluzione domanda.

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