L`espresso è il re nei bar italiani, e non solo. Circa l`80% delle macchine per caffè nel mondo sono made in Italy. E anche le macchine per gelato sono molto diffuse: il 70% della produzione imbocca la via dei mercati internazionali.
Il bar tricolore è un format imitatissimo perchè unico nel suo genere per la capacità di mixare il coffee bar con la tea house e coinvolgere, spesso, gelateria e pasticceria. Categorie che oggi, in uno scenario sempre più globalizzato, tendono a integrarsi. Il bar italiano, un incrocio tra pub, caffetteria e brasserie, ha ispirato alcune tra le più innovative catene internazionali, dall`americana Starbucks alla britannica Caffè Nero; ma anche i locali tematici trendy, nati nelle grandi metropoli come Londra o New York, o nelle capitali di tendenza come Berlino, Amsterdam o Barcellona.
«La diffusione di macchine per caffè, gelati e pasticceria - osserva Michele Perini, presidente di Fieramilano - è un volano per il made in Italy. Il gusto dell`espresso e del gelato all`italiana traina tutta la filiera del settore: dalle macchine alla componentistica fino all`arredamento. Peccato però che finora non siamo stati in grado di promuovere queste eccellenze in misura adeguata. Infatti gli americani sono convinti che il cappuccino l`abbia inventato Starbucks e la pizza Pizza Hut».
Secondo le associazioni Anima-Assofoodtec, nel 2013 il comparto macchine per caffè raggiungerà un valore della produzione di 385 milioni, in crescita del 3,5%. Il traino arriva dall`export: +5,2% a 275 milioni, il 69% del totale. Nel 2012 la domanda è stata record per Cina, +75%, Stati Uniti, +70%, e Giappone, +68%. Altrettanto vitale del caffè è il business del gelato. Solo le principali aziende costruttrici di macchine aderenti ad Anima-Assofoodtec fatturano 310 milioni (stabile) con un export di 225 milioni, in micro-crescita di circa un punto percentuale. Un business importante, trainato in Italia da oltre 20mila gelaterie e 172mila bar (dato della Fipe).
Ma sono ottime anche le prospettive: il gusto del caffè conquista spazio sui mercati asiatici, più abituati al the. I coffee bar nel mondo di Segafredo, Lavazza, Vergnano, Illy sono un volano formidabile. Anche se la diffusione internazionale delle catene americane ci costringe a una lunga rincorsa. Caffè e the sono le bevande calde più bevute al mondo. Secondo una ricerca di Global Industry Analysts, il mercato mondiale del caffè e del the raggiungerà entro il 2015 un valore di circa 70 miliardi di dollari. Le due bevande sono protagoniste fino ad oggi nella kermesse mondiale Host 2013, a Fieramilano, per la prima volta insieme in uno spazio con importatori, torrefattori e produttori di macchine. L`Osservatorio Host segnala alcune tendenze mondiali: sta diventando un evergreen il bar di ghiaccio che dall`Absolute Ice Bar di Stoccolma si è diffuso al Minus 5 dell`Hilton sulla 6th Avenue di New York. E rimbalzato poi in Europa con il Port Olimpic di Barcellona. Infine, quanto al gelato, i produttori di macchine e attrezzature per il gelato sono convinti che il prodotto abbia lo stesso livello d`identificazione della pasta: il gelato all`estero è percepito indubbiamente come italiano. Più dell`espresso che il consumatore asiatico o americano non collega immediatamente alla nostra tradizione gastronomica.
Fonte Il Sole 24 Ore
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