09 Aprile 2014
Istituto Nazionale Espresso Italiano: investire in formazione e certificazione per sostenere il settore del caffè in Italia
La preparazione medio-bassa dei baristi italiani denunciata da Report non è purtroppo una novità. Per questo, dal 1998, l’Istituto Nazionale Espresso Italiano investe risorse nella formazione dei baristi e nella certificazione di prodotto come mezzo principale per la difesa della qualità in tazza e quindi del consumatore. E, intanto, l’11 aprile arriva Espresso Italiano Day, la giornata nazionale del caffè.
Facendo seguito alla puntata di Report dedicata al caffè, l’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) sottolinea ancora una volta che la certificazione della qualità in tazza è la via principale per la difesa del consumatore. «La preparazione medio-bassa del barista italiano non è una novità ed è uno dei punti al centro dell’azione dell’Inei - puntualizza Luigi Zecchini - Da parte nostra ogni anno facciamo formazione a centinaia di operatori del settore con investimenti ingenti in termini di personale e risorse».
«Inoltre, dal 1998 le aziende aderenti a Inei hanno adottato per una grandissima parte delle loro miscele la certificazione sensoriale di prodotto - continua Luigi Zecchini, presidente Inei - Questo perché valutare e certificare la qualità del prodotto finito, del caffè in tazza, è il modo più efficace per garantire il consumatore».
A oggi Inei ha formato migliaia di baristi e qualificato centinaia di bar. E l’11 aprile festeggia Espresso Italiano Day chiedendo proprio ai clienti di votare il loro bar preferito tramite l’app MyCoffeeCup e premiando i baristi migliori. «Inei andrà avanti su questa strada, continuando a investire anche nella formazione dei baristi stessi - conclude Zecchini - Il futuro è fatto di operatori più preparati e con nozioni tecniche più precise, in grado di valutare quotidianamente il proprio operato».
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