02 Ottobre 2014

Italgrob entra a far parte, in qualità di socio effettivo, di Confindustria


Cuzziol14.jpg"Un passo epocale", come lo ha definito il presidente Giuseppe Cuzziol nella sua lettera ai distributori italiani già pubblicata dal portale italgrob.it. Una scelta fondamentale per la Federazione come emerge dagli stessi commenti dei presidenti dei consorzi federati che abbiamo raccolto e di seguito pubblichiamo.

 

Leopoldo Pasquini - Presidente San Geminiano 

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«Italgrob in Confindustria è un’ottima mossa, direi l’unica scelta possibile ed estremamente coerente con quello che è oggi il nostro ruolo della Federazione. Siamo ora dentro, in qualità di soci a tutti gli effetti, di una prestigiosa e forte Confederazione, ma ciò ovviamente non deve illudere che i problemi per i distributori siano risolti. Certamente avremo più forza, maggiori appoggi, una più vasta rete di conoscenze per tutelare i nostri interessi, ma la partita dovremo sempre farla noi. Ora è certo, sfruttando le potenzialità di essere in Confindustria, potremo farla al meglio, ma solo se metteremo in campo la nostra storia, la valenza del ruolo che il mercato ci assegna, e ragionando e agendo sulla base dei nostri specifici interessi e soprattutto valutando il tutto dal "nostro punto di vista". Le problematiche che ci assillano sono tante e complesse, ma non dubito che con questo nuovo percorso potremo meglio fronteggiarle, a cominciare dalla non più sostenibile differenza di prezzo che vi è fra i diversi canali distributivi. È questo il mio auspicio a cui ritengo di poter associare tutti i distributori che operano in San Geminiano».

Lorenzo Verardo - Presidente Beverage Network 

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«L’ingresso in Confindustria dà certamente lustro e una migliore e maggiore rappresentatività alla federazione e alla categoria che rappresenta di fronte alle istituzioni. Il mio auspicio è che tale maggiore visibilità faccia prendere coscienza allo stato italiano dell’esistenza di un comparto della distribuzione di bevande che conta 1700 imprese, 30 mila posti di lavoro, milioni di euro di imposte versate (quindi ossigeno vitale) concessi ad un comparto, quello dell’horeca, quasi totalmente ignorato dagli istituti di Credito, ma che a sua volta conta 300mila imprese per oltre 1milione di posti di lavoro. Inoltre, ritengo che le aziende distributive adeguatamente strutturate abbiano molte più analogie con il mondo imprenditoriale presente in Confindustria piuttosto che con altre realtà vocate al commercio. Infine, sedersi abitualmente allo stesso tavolo, permetterà ad Italgrob il confronto con le realtà industriali del beverage per affrontare, con l’obiettivo di risolvere, problematiche comuni».

Cleto Mario Nigro - Presidente Di.Al. 

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«Ho l’onore di essere parte dell’Assemblea Italgrob da tanti anni, e grazie a questa mia militanza di lunga data posso affermare che l’idea di "far entrare" la nostra Italgrob in una più ampia confederazione d’imprese, sempre tuttavia salvaguardandone identità e autonomia, è sempre stata all’ordine del giorno. Le scelte che abbiamo valutato nel corso degli anni sono state diverse, come ad esempio quelle di entrare in una delle Confederazione dei Pubblici Esercizi. Personalmente ho sempre sostenuto che i distributori, che sono dei commercianti avrebbero avuto una più naturale collocazione in una Confcommercio. La scelta che l’Assemblea Italgrob ha compiuto è stata tuttavia quella di privilegiare un più stretto dialogo con i produttori. I vantaggi di tale scelta sono tutti da scoprire, ma non dubito che Italgrob potrà farsi valere all’interno di Confindustria e valorizzare al meglio il ruolo e la funzione della categoria che rappresenta. Sarà però fondamentale, per tutelare le nostre prerogative, mantenere la nostra indipendenza e la nostra compattezza. In quella sede proporrò di lavorare per giungere quanto prima ad una moralizzazione del mercato, evidenziando il comportamento “commerciale”, a volte non certo irreprensibile, di alcuni produttori e poi alla stessa industria chiedere con forza assortimenti esclusivi per il nostro mercato. Ecco potrebbe essere questa la base per cominciare a lavorare in Confindustria, un lavoro al quale come sempre vorrò dare tutto il mio appoggio e la mia esperienza».

Roberto Allievi - Presidente ADB Group 

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«Il mio commento in merito è molto positivo, sono stato da sempre sostenitore di questa scelta, tant’è vero che la mia azienda è iscritta da anni a Confindustria di Como. Ritengo sia per noi distributori una scelta naturale: l’industria rappresenta il primo e necessario partner per chi distribuisce, viceversa chi produce non può fare a meno della funzione distributiva. Voglio anche sottolineare come questa nostra nuova collocazione rappresenti un riconoscimento per la nostra categoria. Non siamo più i famosi “bibitai”, gli ultimi della classe, bensì il fatto che Confindustria ci abbia aperto le porte di casa sua ci fa capire che siamo partner fondamentali. Poi facendo “coabitare” Industria e distribuzione in una casa comune, aumentano inevitabilmente le possibilità di confronto e dialogo ai più alti livelli, si potranno quindi praticare insieme e al meglio attività di lobby più incisive, tutelare con più efficacia i nostri interessi e sostenere un processo di crescita».

Luigino Lorenzoni - Consigliere e delegato del consorzio ADAT

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«Siamo ora più forti e per commentare questa nostra scelta di campo uso un termine che ritengo molto appropriato: Entusiasmante! Un’iniziativa che in vero dovevamo attuare già da tempo, ma come si dice: meglio tardi che mai. Ora si schiudono per noi distributori degli scenari nuovi e con delle prospettive direi molto positive. Nella più grande e forte confederazione nazionale sono certo che i distributori potranno e sapranno guardare al mercato e al proprio lavoro da una differente e migliore prospettiva. Questo ci permetterà, laddove ora vediamo dei problemi, di intravedere delle opportunità; starà poi a noi coglierle, farle nostre, alimentarle con passione e dedizione per sostenere quel necessario percorso di cambiamento e crescita della nostra categoria».

Andrea Menici - Presidente Rasna 

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«Il mio parere in merito è positivo. Anche perché sono personalmente convinto che il distributore non può prescindere dal produttore. L’industria è il primo nostro interlocutore, distribuiamo la loro merce. Focalizzare questa collaborazione ai più alti livelli sindacali e politici non può che essere un bene sia per chi produce, che per chi distribuisce. Del resto, anche leggendo quanto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ci scrive nella sua lettera di benvenuto si comprende quanto per i produttori sia fondamentale la nostra funzione. Ora sta a noi farci valere mettendo in campo impegno, entusiasmo e soprattutto buone idee, sono certo che ora siamo nel luogo giusto per farle valere».

 

Edoardo Solei - Presidente Horeca.it

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«Come presidente del C.N.D. Horeca.it non posso che condividere quanto già espresso da Giuseppe Cuzziol riguardante il nostro ingresso in Confindustria.Giustamente, sarà sempre più importante dimostrare con i fatti alle Aziende del nostro settore che potranno trovare con noi dei “Partner affidabili” con cui costruire una vera collaborazione che dovrà sempre di più integrarsi ed in molti casi sostituirsi alle strutture dirette, come è già avvenuto nei paesi europei più evoluti.  Questa cessione di competenze distributive, già in atto, ci porterà ad avere un ruolo sempre più importante nel settore dei “consumi fuori casa” al fine di raggiungere l’equilibrio con il canale distributivo moderno, attualmente previlegiato da politiche aggressive e conflittuali che penalizzano il nostro mercato. Il nostro augurio è che con questo spirito si possa finalmente aprire un dialogo costruttivo per consolidare quelle “sinergie di filiera”, già ribadite da Cuzziol e Squinzi, con l’Industria che opera nel canale Horeca».

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