22 Febbraio 2011

Acqua potabile trattata nell’Horeca


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Rimini 20 febbraio 2011. Nel contesto della manifestazione SAPORE Italgrob, la Federazione Nazionale dei Distributori di Bevande, ha richiamato l’attenzione di tutta la Filiera sul fenomeno negativo rappresentato dall’acqua di rete trattata.

Si è infatti svolta una Tavola Rotonda alla quale, oltre alla Federazione guidata da Bepi Cuzziol, hanno partecipato Mineracqua, l’Associazione di categoria dei Produttori rappresentata nella circostanza ai massimi livelli dal presidente Avv. Ettore Fortuna; autorevole esponenti delle società di produzione: Federico Sarzi Braga e Antonio Punziano per San Pellegrino Nestlè, Giuseppe Dadà per Ferrarelle, Vincenzo Pozzi e Mauro Novello di San Benedetto.

Intorno al tavolo, inoltre, tutti i presidenti e i referenti dei consorzi italiani fra distributori di bevande. Nei loro rispettivi ambiti di competenza hanno parlato: l’Avv. Ettore Fortuna, che ha tracciato il quadro complessivo della situazione, Giuseppe Dadà, in qualità di esperto ha evidenziato tecnicamente gli aspetti negativi del fenomeno. Federico Sarzi Braga ha sottolineato i peculiari vantaggi che invece hanno i ristoratori nel servire ai propri clienti acqua minerale. Il punto di vista dei distributori, oltre che del presidente Cuzziol, è stato anche puntualizzato da Leopoldo Pasquini, presidente del consorzio San Geminiano, e Franco Tucci, di Bevande SpA (Roma) del consorzio Beverage Network. Franco Bruno Marini, Coordinatore Nazionale Italgrob, ha caldeggiato l`avvio di una più fattiva collaborazione fra i diversi interessati finalizzata a contrastare il fenomeno. I convenuti hanno condiviso che l’acqua di rete proposta al consumatore con gli erogatori da banco o con delle casette contenenti macchinari per il trattamento, ormai definite “fontane del sindaco” è divenuto un prodotto trasversale del quale nessun Ente o Marchio autentico ne garantisce la qualità.

Inoltre le notizie diffuse fino ad oggi vantano non dimostrati plus del prodotto sottacendo le carenze tecniche e legali. Pertanto l’utilizzatore e tanto meno il consumatore conoscono la realtà del prodotto e le serie contrarietà in cui l’uno e l’altro possono incappare.

La tavola rotonda ha condotto a una prima intesa di massima che vedrà ITALGROB, mediante i propri associati, vigilare sul mercato e trasferire a Mineracqua per i provvedimenti del caso, ogni irregolarità. Non mancheranno in seguito opportune e mirate comunicazioni verso gli operatori dell’Horeca da effettuare sia attraverso la forza vendita dei grossisti Italgrob sia attraverso gli strumenti di comunicazione della Federazione: rivista, portale e attività di news letter.

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