21 Marzo 2011

Campari: risultati molto positivi nel 2010


Bob_Kunze-Concewitz.jpgIl Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010.

Nel 2010 il Gruppo Campari ha conseguito risultati molto positivi, con tutti gli indicatori di performance in crescita a doppia cifra, grazie al buon andamento dei brand principali (in particolare degli aperitivi) e alla crescita sostenuta nei mercati chiave.

Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: Il 2010 è stato un altro anno di sviluppo significativo e forte crescita per Campari. La crescita a doppia cifra in un difficile contesto di mercato dimostra la forza dei nostri brand e la capacità del Gruppo di sfruttare appieno le nostre piattaforme distributive sia nei mercati maturi sia in quelli emergenti. Abbiamo continuato a investire nelle nostre marche, a rafforzare il nostro portafoglio con nuove acquisizioni e a potenziare la nostra capacità distributiva.

Relativamente al 2011, riteniamo che le condizioni favorevoli in cui opera il Gruppo non siano significativamente mutate rispetto alla seconda metà del 2010 e che l’andamento positivo dei consumi delle nostre principali marche possa proseguire. Ci aspettiamo di continuare a generare crescita attraverso un rafforzamento degli investimenti pubblicitari e a un continuo potenziamento della nostra struttura distributiva, come dimostra la recente acquisizione in Russia. Pertanto, guardiamo al 2011 e al medio-lungo termine con cauto, ma ragionevole, ottimismo. 

Gli spirit, che rappresentano il 75,4% del business (in crescita rispetto al 73,3% del 2009), hanno registrato una variazione delle vendite del +18,5%, determinata da una crescita organica del +9,8%, da un effetto perimetro del +4,0% e da un impatto positivo dei cambi del +4,7%.

Il brand Campari ha registrato una crescita del +8,4% a cambi costanti (+12,3% a cambi effettivi), grazie a un incremento delle vendite in tutti i principali mercati, in particolare in Italia, Germania e Brasile. Le vendite di SKYY sono incrementate del +2,8% a cambi costanti (+8,2% a cambi effettivi), grazie a una leggera crescita nel mercato americano, dove la categoria della vodka è stata peraltro caratterizzata da una forte competitività di prezzo, e a una forte crescita nei principali mercati internazionali. Aperol ha confermato l’andamento molto sostenuto dei consumi (+35,7% a cambi costanti) in Italia e all’estero, con particolare riferimento ai mercati tedesco e austriaco. Le vendite dei brand brasiliani hanno segnato una crescita del +22,0% a cambi costanti (+44,7% a cambi effettivi), grazie al successo dell’implementazione della nuova politica commerciale e a un confronto favorevole rispetto al 2009. Il 2010 è stato positivo anche per Cabo Wabo (+29,4% a cambi costanti), GlenGrant (+8,8% a cambi costanti), Cynar (+1,2% a cambi costanti) e Ouzo 12 (+0,8% a cambi costanti). Campari Soda ha chiuso il 2010 in calo rispetto allo scorso anno del -2,0%.

Gli wine, che rappresentano il 15,0% delle vendite, hanno registrato una crescita del +13,0%, determinata da una variazione positiva del business organico del 9,9%, da una variazione positiva di perimetro del +1,0% e da un impatto positivo dei cambi del +2,1%. Il brand Cinzano ha registrato una performance molto positiva: in particolare, gli spumanti Cinzano hanno incrementato le vendite del +10,5% (+9,9% a cambi costanti), grazie al buon andamento nei mercati principali, Italia e Germania, e alla robusta ripresa del mercato russo; per il vermouth Cinzano la crescita è stata del +16,7% (+14,2% a cambi costanti), anche in questo caso grazie al buon andamento nell’importante mercato russo, in aggiunta alla performance positiva nei mercati tedesco, italiano e argentino. Le vendite di Sella&Mosca hanno registrato una crescita del +6,0% rispetto al 2009, principalmente trainata dalle esportazioni, mentre Riccadonna ha segnato una momentanea contrazione, esclusivamente dovuta al passaggio sulla nuova piattaforma distributiva del Gruppo nell’importante mercato australiano.

I soft drink, che rappresentano il 8,5% delle vendite, hanno registrato una variazione del -1,8%. I risultati positivi conseguiti nel quarto trimestre (+3,3%) hanno portato a un parziale recupero delle perdite registrate nei primi nove mesi. In particolare, Crodino ha segnato una leggera contrazione
(-0,9% nel 2010) dovuta alla debolezza registrata nel canale bar.

Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del 2010 sul mercato italiano, pari al 34,2% del totale (38,5% nel 2009), hanno registrato una crescita del +2,4%, determinata dal positivo contributo della crescita organica (+3,3%), in parte compensata da un effetto perimetro negativo
(-0,9%)
.

Le vendite nel resto d’Europa, pari al 23,8% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita molto rilevante (+19,5%), determinata da una crescita del business organico del +16,9%, grazie a una buona performance di tutti i mercati principali dell’Europa occidentale e orientale, a una variazione di perimetro positiva del +1,7% e a un effetto cambi del +0,9%. In particolare, la crescita è stata trainata dalla Germania (+23,6%), grazie a un positivo andamento di tutto il portafoglio e a uno straordinario sviluppo di Aperol, e dalla Russia (+53,5%), grazie a un ritorno a un andamento positivo dei consumi.

Le vendite nell’area Americhe, pari al 34,8% del totale, hanno registrato una crescita complessiva del +24,6%, determinata da una variazione organica positiva del +9,6%, un effetto cambi positivo del +8,7% e un effetto perimetro positivo del +6,3%, quest’ultimo dovuto alle acquisizioni di Wild Turkey prima e dei brand Frangelico, Carolans e Irish Mist successivamente. Il mercato USA ha registrato una crescita organica del +2,1%, un effetto perimetro positivo del +6,9% e un effetto cambi del +4,8%. In Brasile, le vendite hanno registrato a livello organico una crescita del +23,4%, grazie al ritorno a un andamento normalizzato. Alla performance dell’area brasiliana hanno positivamente contribuito anche l’effetto perimetro (+2,6%) e un significativo effetto cambi (+23,0%).

L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 7,2% del totale, ha registrato una variazione complessiva del +31,7%, determinata da una crescita di perimetro del +15,7%, da un effetto cambi del +12,4% e da una crescita organica del +3,6%, determinata da un forte recupero delle vendite nel quarto trimestre (+87,5%), a seguito del passaggio sulla nuova piattaforma distributiva del Gruppo nell’importante mercato australiano.

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