DrinkmeBari nasce dall`idea di quattro imprenditori under 35 baresi. "Il futuro? Realizzare un franchising a livello nazionale per connettere bar e clienti". Dal bisogno alla soluzione. Se volessimo trovare un motto per Drinkme Bari, sarebbe questo. Il bisogno era nato circa un anno e mezzo fa, davanti a una tavola imbandita per la cena, la stessa situazione che potrebbe ripetersi in decine di altre abitazioni.
Spopola a Bari il `drink delivery`: "Cocktail, vino, birra o distillati a casa in mezzora" 9 aprile 2018
„Drinkme Bari“
«Abbiamo finito il vino. E ora come facciamo?» Si chiesero Andrea Paccapelo e Fabrizio Debonfilz, due imprenditori under 35 baresi. E da lì nacque l`idea per la loro nuova startup: un servizio di "drink delivery", che permetta anche di sera a chiunque in città di gustare la propria bevanda preferita senza andare al bar. E così, dopo aver risolto i necessari adempimenti burocratici e organizzativi, lo scorso marzo nasce "Drinkme Bari", che vede nel team altri due trentenni: Marco Iusi e Gabriele Favia. Tutti imprenditori giovani, ma con negozi o idee aziendali già lanciate, pronti a mettersi in gioco con una nuova sfida. Nasce così il sito ufficiale della startup, con un contatto telefonico per richiedere il servizio anche in orario serale (dalle 18 alle 2) e gustarsi in meno di mezz`ora (a patto di risiedere a Bari, visto che le consegne sono limitate al territorio cittadino, al momento) il proprio drink alcolico o analcolico.
Cosa si può ordinare
Oltre alle classiche bottiglie di vino, di distillati e di birra, Drinkme Bari permette anche di avere a casa un `cocktail kit`. In quel caso si sceglie il proprio drink preferito (sette al momento le opzioni, dall`Americano al Moscow Mule) e a casa si riceve tutto il necessario per prepararlo. «Non solo le bottiglie - assicura Paccapelo - ma anche la ricetta con le dosi e il giger (utilizzato per determinare la quantità di alcol nel cocktail, ndr) e il dosatore per la bottiglia in plastica». Non mancano poi gli analcolici, limitati in realtà alle bottiglie con cui si `mixa` il cocktail, come la ginger beer o la coca cola.
Ordinazioni in crescita
«I prezzi sono leggermente inferiori a quelli di un bar, con la comodità di avere la consegna dovunque ci si trovi» spiegano dalla Drinkme Bari, che al momento raggiunge la media di un`ordinazione al giorno. Il prodotto preferito varia naturalmente in base all`orario: «dalle 19 alle 23 si ordina maggiormente vino - spiegano - Dopo quell`ora i clienti si orientano più verso i cocktail». Esattamente come avviene in discoteca, quando si richiede un cocktail kit, viene recapitata una bottiglia intera di ciascun alcolico presente, permettendo così di realizzare un minimo di 20 drink ("Se si seguono le giuste proporzioni" scherza Paccapelo). C`è poi la possibilità di richiedere un barman per il proprio evento, ma chiaramente in questo casa va prenotato qualche giorno prima.
Il futuro
DrinkmeBari è un`idea giovane, una novità per il sud Italia, nonostante il principio del `drink delivery` sia presente in quasi tutte le grandi città a livello internazionale. Quale sarà ora il suo futuro? «Ci piacerebbe creare un franchising che copra tutto il territorio italiano - spiegano gli ideatori - Una delle prospettive di crescita è legata ai bar. Vogliamo diventare il loro collegamento con la clientela». «Un servizio che in realtà - come spiega Paccapelo - già qualche locale nei piccoli comuni effettua, attraverso un contatto telefonico affidato ai clienti di fiducia. Sarebbe bello invece creare un network organizzato, rendendo questo servizio più efficiente e capace di raggiungere più persone possibile».
La seconda sfida, che al momento ha però il sapore dell`utopia, è abbattere la barriera della prenotazione per i barman. «Sapere che insieme al cocktail kit ti arriva a casa anche il barman per prepararti il drink sarebbe un bell`incentivo all`acquisto - conclude Paccapelo - E` chiaro però che questo comporterebbe costi maggiori e una disponibilità di personale più ampia».
Fonte Bari Today
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