21 Febbraio 2019

Il futuro dell`Horeca riparte da Rimini


Il futuro dell`Horeca riparte da Rimini

L’intero mondo dell’horeca si è ritrovato alla Fiera di Rimini, dal 16 al 19 febbraio per IHM l’evento di Italgrob dedicato al mondo del fuoricasa, che quest’anno ha avuto luogo nella più ampia cornice di Beer Attraction. Numerosa la partecipazione delle aziende di distribuzione, fra titolari e venditori, lo spazio dell’International Horeca Meeting, ubicato al centro della Fiera, all’ingresso dell’Area Sud, è stato visitato da migliaia di operatori e professionisti del settore Horeca.

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Ma questa ottava edizione dell’International Horeca Meeting passerà agli annali come quella dei record per la quantità di argomenti sui quali si è discusso in occasione dei momenti convegnistici e nelle diverse tavole rotonde che hanno avuto luogo durante la quattro giorni riminese. Basti pensare che dalla Sala Neri, ove ha avuto luogo il congresso di apertura, sabato 16 febbraio, all’Arena dell’Horeca, opportunamente ubicata al centro dell’area espositiva, si sono succeduti la bellezza di 40 diversi relatori, fra analisti, opinionisti, manager dell’industria, distributori e i responsabili delle più importanti associazioni di categoria che operano nel mondo Horeca. Manager e professionisti che attraverso il confronto serrato e virtuoso, hanno saputo disegnare strategie vincenti funzionali all’evoluzione sociale ed economica di un mercato complesso e in continua trasformazione.  Ben nove i momenti di incontro-confronto (mai IHM aveva offerto tanti contenuti) per complessive 15 ore di speech durante le quali sono state messe al centro del dibattito i temi più urgenti, le problematiche più attuali del mondo Horeca.
Il dialogo costruttivo, il confronto franco, la capacità e la comune volontà di esaminare, analizzare e individuare i punti critici, proporre idee e soluzioni, guardare al futuro e ricercare soluzioni condivise, in questo modo IHM è stato ancora una volta irrinunciabile punto d’incontro del fuoricasa italiano, momento di riflessione e di crescita dell’intera Horeca Community.
In questo modo la Federazione Italgrob ha ribadito la sua mission primaria, affrontare e favorire il cambiamento, come lo stesso Presidente Vincenzo Caso scrive nelle sue considerazioni riportate qui a latere, ed  essere  in questo modo “motore” foriero di sviluppo, protagonista attivo, elemento propulsore di nuovi stimoli e idee innovative, fulcro sul quale incentrare la crescita del comparto.

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Il congresso di apertura, condotto dalla giornalista Paola Rota ha riunito i principali attori della filiera, sul palco, insieme al persidente di Italgrob Vincenzo Caso, il presidente di Assobirra Michele Cason a quello di Assobibe Vittorio Cino, dal vice presidente di Mineracqua Ettore Fortuna al consigliere di Unione Italiana Vini Enrico Gabino, a Gaetano Callà presidente di Fipe - Confcommercio di Rimini. Presenti in sala anche l’assessore della Regione Emilia Romagna Simona Caselli e il direttore di Federalimentari Nicola Calzolaro. Formazione, trasmissione di valori, ma anche di passioni, sono alcuni dei temi emersi nel corso del dibattito, che ha anche delineato le dimensioni di un settore che ha ottenuto una crescita del +2,8% nel 2018, che assume circa un milione di persone e rappresenta il 34% della spesa alimentare food&bev italiana. Tuttavia l’intero settore, come è emerso dal dibattito, ha bisogno di una visione comune tra produttori, distributori ed esercenti, servono investimenti e una crescita delle competenze e delle professionalità e poi partecipazione, come ha affermato nel suo discorso di apertura il presidente di Italgrob Vincenzo Caso: «Siamo forti se siamo insieme, essere insieme vuol dire partecipare e quindi realizzare collaborazione fra produttori e distributori, fra distributori ed esercenti e con le istituzioni che li rappresentano». Il congresso si è concluso con i saluti del direttore di Italgrob Dino Di Marino.

Domenica 17 febbraio i riflettori si sono accesi sulla “formazione” quale fondamentale fattore per la crescita del mercato. Dal Master ai nuovi work shop formativi per una distribuzione che cambia e guarda al futuro, questo il titolo del convegno che ha visto sul palco i docenti della Luiss Business School, Matteo De Angelis, Febo Leondini che ha duettato con Carlo Alberto Carnevale Maffe, docente della Bocconi. Un convegno molto partecipato e apprezzato, non è facile, se non impossibile, avere insieme sul palco  due relatori delle principali Business School Italiane, Bocconi e Luiss. L’Ottava edizione di IHM è stata straordinaria anche in questo.


ihm10.jpgI dibattiti nell’Arena dell’Horeca

Fra le novità di questa nuova edizione vi è stata lo spazio Arena dell’Horeca, allestita proprio nel “cuore” dell’area espositiva, dove sono state dibattute le tematiche più urgenti e le problematiche che attengono i rapporti di filiera.

Sabato 16 febbraio si è iniziato parlando di bevande alcoliche, le problematiche e le opportunità ad esse correlate e soprattutto il ruolo etico dell’industria e dei distributori. Insieme ai manager dell’industria delle bevande alcoliche sul palco, per dar voce ai distributori, la consigliera di Italgrob, Paola Giacchero, nonché presidente di ADHOR, Associazione le Donne dell’Horeca che ha presentato la nuova iniziativa sul bere consapevole: Bevi il giusto, la vita ha più gusto. Nella seconda sessione, focus sul fenomeno del food delivery e l’e-commerce, per Italgrob il vicepresidente Stefano Raffaglio. Le tavole rotonde a livello dati e ricerche sono state curate dalla dalla società NPD.

ihm9.jpgDomenica 17 febbraio, nel pomeriggio si è parlato di bibite e bevande gasate: dalle tasse sugli zuccheri alle nuove tendenze salutistiche. A seguire sono state approfondite le problematiche delle acque trattate di rete servite nei locali e della stessa evoluzione delle acque minerali. Sul palco per Italgrob il vicepresidente Donato Alonzo. In queste sessioni le ricerche e i dati sono stati curati dalla società Formind.

IHM aperta anche ai punti di consumo

Una delle novità assolute di questa ottava edizione di IHM è quella che per la prima volta è stata aperta anche ai gestori dei punti di consumo.

Lunedì 18 febbraio sul palco  Planetone di Marco Ranocchia che ha relazionato su come la competenza del personale possa essere il fattore decisivo per la competizione in un mercato sempre più evoluto ed esigente. Sempre lunedì, e sempre a favore dei punti di consumo, una sessione curata da UNIBIRRA con Silvana Giordano: le nuove ricette Cibo-Birra, come realizzare un menù vincente. La sessione è stata organizzata in collaborazione con ADHOR (Associazione le Donne dell’Horeca) che ha distribuito ai presenti uno speciale ricettario di pietanze a base birra insieme al manuale sulla perfetta spillatura. Martedì 19, "Metti il turbo al tuo locale” con Giuliano Lanzetti di “Pienissimo” che ha svelato di segreti per ottimizzare la gestione del locale e far crescere il business, nella stessa sessione sono stati assegnati i premi delle Accademie storiche della Birra, organizzata dalla rivista Il Mondo della Birra.

ihm11.jpgMolto buona anche la partecipazione da parte delle aziende di produzione, più di 40 le presenze in rappresentanza delle eccellenze italiane del beverage, e non solo.

I venti di cambiamento
Stiamo affrontando, ma anche favorendo, il cambiamento e l’incontro di Rimini lo evidenzia. Dobbiamo cambiare se vogliamo essere ancora più protagonisti oggi e nel futuro. Cambiare non vuol dire “essere altro” rispetto a ciò che siamo, ma, anzi, significa essere migliori attualizzando le nostre potenzialità, trasformando ciò che “potremmo essere”in realizzazione.

ihm13.jpgI “venti” dello scenario nella complessità dei nostri tempi richiedono un governo delle realtà positivo e generativo, che promuova condivisione estesa per vantaggi diffusi di vario genere.  Sono quattro i forti venti che spingono verso comportamenti di valore:
Il vento della “quotidianità”,dove il comportamento di ogni giorno, è guidato dalla vision e si manifesta con azioni forti e convincenti;
Il vento della “permeabilità al contesto”, essendo ricettivi e interpretativi per sviluppare innovazione e apprendimento permanente;
Il vento del “policentrismo” avendo la capacità di sviluppare visioni d’assieme e letture delle interdipendenze determinando così integrazione e fiducia;
Il vento delle “competenze” dove la capacità di azione è la risultante dinamica di apprendimento intelligente abile e appassionato.
Questo è il significato del cambiamento per noi. Stiamo agendo in questa prospettiva e dobbiamo farlo insieme perché un cambiamento consistente non può che essere collettivo.

Vincenzo Caso
Presidente Italgrob

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