È quanto emerge dallo studio Coldiretti “La vacanza Made in Italy nel piatto” che sottolinea anche come il cibo rappresenti per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% costituisca uno dei criteri su cui basare la propria preferenza; solo un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale, mentre solo il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria; il resto si affida alla cucina internazionale.
Ma l’enogastronomia vince anche tra i souvenir - nota Coldiretti -, con il 42% dei turisti che sceglie proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva. Un fenomeno che vale ormai circa 3 miliardi di euro, secondo un’analisi Coldiretti su dati Isnart. Ma va forte anche il “ricordo virtuale” con quasi un vacanziere su due (49%) che scatta food selfie per immortale i cibi che ha mangiato al ristorante o preparato in cucina per inviarlo a conoscenti o postarlo sui social.
Fonte Mixer Planet