Sulla base del parere del comitato tecnico-scientifico e in considerazione del rischio di una possibile ripresa del contagio, il Governo ha deciso che sarà purtroppo prorogato l’attuale regime di contenimento fino al 3 maggio, disponendo solo qualche ponderata apertura sui codici ateco.
È questa la notizia che purtroppo si temeva ed è giunta a gelare ancor più le speranze e le attese di tutti gli operatori Horeca. Il lockdown purtroppo continua, e pur comprendendo il dramma sanitario che ha sconvolto la vita di tutti, per il fuoricasa italiano è certamente il momento più difficile. Il Presidente del Consiglio ha affermato, sulla scia delle proposte ricevute dalle associazioni di categoria, nello specifico da Confindustria di cui fa parte la Federazione Italgrob, di aver costituito un comitato di esperti che affianchi il comitato tecnico-scientifico per definire un piano per la riapertura dopo il 3 maggio. In altri termini l’impegno è quello di trovare una quadra, una via di equilibrio fra il rischio epidemia e il rischio economia. È vero, l’emergenza sanitaria e la salute delle persone è prioritaria, ma bisogna anche tenere conto che sono a rischio tantissimo posti di lavoro e la crisi di settori vitali per l’economia, come appunto è l’HoReCa..
Bisogna comunque attendere e prepararsi ad una riapertura del settore del fuoricasa che sarà certamente complessa per le restrizioni che comunque ci saranno in ordine alla distanza sociale e all’uso di protezioni personali che non faciliteranno per nulla i consumi nei locali. Ci sarà un prima e un dopo coronavirus, per diverso tempo, almeno fino all’arrivo di un vaccino sicuro bisognerà convivere con questa situazione, per questo è assolutamente opportuno che tutti gli attori della filiera avviino quanto prima un nuovo patto di filiera post coronavirus, dove riprogettare il futuro di questo settore, ma dove anche far pesare presso le Istituzioni il ruolo e il valore di una settore strategico per l’economia italiana come lo è l’Ho.Re.Ca..
È questo l’appello che ha già lanciato la Federazione Italgrob, nello specifico alle associazioni di settore che si trovano nella nostra stessa condizione. È giunto il momento di avviare un nuovo progetto, tracciare un nuovo inevitabile percorso che tenga conto dello scenario nel quale si troverà il fuoricasa italiano una volta passato questo drammatico momento. Lo auspicano le migliaia di aziende che operano in questo settore, lo attendono con ansia i milioni di persone che lavorano nel fuoricasa, lo vogliono anche tutti gli italiani che, sebbene chiusi in casa, non vedono l’ora di tornare a vivere serenamente e con gioia il mondo del fuoricasa. Il nostro mondo.
Con questo auspicio, i più sentiti auguri di Buona Pasqua.
Vincenzo Caso
Presidente Italgrob
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