05 Giugno 2020

L`Italia riapre i battenti, ma l`Hotellerie è in fibrillazione


L`Italia riapre i battenti, ma l`Hotellerie è in fibrillazione

Via libera ai movimenti fra regioni italiane e agli spostamenti fra stati europei almeno con quelli che lo consentono. L`italia riapre, dunque, definitivamente i battenti a distanza di quasi due mesi dalla serrata, ma vediamo qual é lo stato dei fatti. A venti giorni circa dalla riapertura per gli esercizi commerciali, si possono tirare le prime somme e i conti non tornano.

hotel.jpg

Per il 28% delle imprese che hanno tirato su le saracinesche, rimane elevato il rischio di chiudere definitivamente a causa delle difficili condizioni di mercato, dell`eccesso di tasse e burocrazia, della carenza di liquidità. É quanto emerge da un`indagine di Confcommercio, nei settori ristorazione e bar e altre attività del commercio al dettaglio e dei servizi. Non è un quadro rassicurante, a cui si aggiunge l’ancora meno incoraggiante situazione del settore turistico che a partire da oggi dovrebbe riprendere il volo.

Inizialmente il Governo aveva pensato a voucher da 500 euro a famiglia spendibili nelle strutture italiane, con un plafon di spesa di circa 4 miliardi di euro. L’idea però non ha convinto per nulla gli operatori turistici. Ad essere in fibrillazione é l`intero settore italiano dell’Hotellerie. La speculazione, infatti, non risparmia neanche il settore alberghiero. A Taormina sono oltre una decina le strutture messe in vendita: dal piccolo bed&breakfast al grande albergo.

Come fare dunque per non affondare?

La sicurezza resta un imperativo categorico. Federturismo sta lavorando ad nuovo Protocollo Sanitario di prevenzione e monitoraggio dei clienti, omogeneo a livello nazionale per tutto il settore hôtellerie. Anche il ramo delle aree benessere, centri massaggi e SPA deve essere ripensato, offrendo per questi Wellness hotel - servizi sanitari “no contact” come aree di ossigenazione, di ionizzazione o simili. Svolta anche per i Luxury Hotel che viaggiano verso la conversione in “Health Hotel”  strizzando così  l`occhio ad una clientela over 65, che richiederà sempre più una hotellerie di lusso, discretamente integrata con servizi di prevenzione sanitaria. In tal senso, il segmento Luxury potrà essere tra i primi a ripartire, rispetto al segmento Mid Scale e agli Economy.

Un`Italia che prova a rimettersi in piedi insomma, con l’auspicio che una parte dei famosi Recovery Fond vengano destinati al settore turistico e a quello della ristorazione, che insieme rappresentano una voce importante del PIL italiano.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

17/01/2025

Bilancio positivo per la produzione di Asti Spumante e Moscato d’Asti, che a fine 2024 ha superato il tetto di 90 milioni di bottiglie in linea con la performance dell’anno precedente. A...

16/01/2025

La tendenza del low alcol non accenna a fermarsi: secondo un recente report dell'IWSR - International Wine & Spirits Research, entro il 2027 si prevede che il segmento "low" cresca del +6% nei...

15/01/2025

Paola Donelli è la nuova Frontline Activation Marketing Director di The Coca-Cola Company per Italia e Albania. Nella sua nuova veste, dovrà coordinare il team che gestisce le strategie di...

14/01/2025

Nuovi pack dei succhi di frutta Yoga, nuova gamma di polpe Triangolini Valfrutta ed edizione speciale dei Frullati Veggie: sono solo alcune delle novità che Conserve Italia porterà alla  21ª...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top