07 Agosto 2020

Decreto Agosto, niente di buono per l’Horeca


Decreto Agosto, niente di buono per l’Horeca

Decreto Agosto, per il canale Horeca solo palliativi, mentre il settore segna un crollo senza precedenti mettendo a rischio decine di migliaia di aziende e centinaia di migliaia posti di lavoro. La Federazione italgrob, a nome di tutti i distributori Horeca italiani, rilancia il grido di allarme e invoca un fronte comune per impedire il tracollo di un settore che è uno degli assi portanti dell’economia del Paese e che dà lavoro a oltre un milione di persone.

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Non vi sono ancora i dettagli del cosiddetto decreto agosto, ma pare che non sia per nulla positivo per quanto riguarda gli operatori Horeca.  Salta il bonus ristoranti, quello con il rimborso al cliente del 20% del conto che doveva essere restituito a gennaio 2021, il cosiddetto Bonus Befana. Pare, invece, confermato il Bonus Bellanova, che assegna un miliardo di euro da suddividere per i 180 mila ristoranti italiani (esclusi i bar) ma che dovranno utilizzare solo per acquistare prodotti made in Italy.

Ma non basta, non può bastare!

La delusione degli operatori Horeca è evidente, nonostante i consumi, diano segni di una certa vitalità (ma sempre in area fortemente negativa rispetto al 2019 e solo nelle località turistiche) resta una crisi drammatica fra i pubblici esercizi e i distributori delle altre aree del paese: città d’arte deserte, centri direzionali e di lavoro svuotati dallo smart working, con migliaia di locali che non hanno aperto e altrettanti che saranno costretti a chiudere in autunno.

Foto presidente Caso.jpgVincenzo Caso, Presidente di Italgrob. «In questi mesi terribili, come Federazione abbiamo profuso il massimo impegno e ottenuto anche importanti riconoscimenti, come ad esempio fra gli altri, il credito di imposta sui costi relativi alla sanificazione degli impianti. Ma è evidente che non basta per rilanciare i consumi e rivitalizzare un settore che Il lockdown ha praticamente affossato. La riapertura ha poi evidenziato tanti altri problemi: i protocolli di sicurezza, il timore del contagio, la mancanza di turisti stranieri, lo smart working.  Alla fine dell’anno si stima che nelle casse dei locali italiani mancheranno oltre 30 miliardi di euro, generando un gravissimo problema di liquidità fra gli operatori, dove i più penalizzati sono, e saranno ancora una volta, i distributori Horeca».

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