Attualità
27 Ottobre 2022Il presidente di Confindustria pone ancora una volta l'accento sulla stangata dell'emergenza energetica
Carlo Bonomi invita il nuovo governo a fare presto e bene perché l'emergenza del caro energia che colpisce cittadini ed imprese necessita di essere affrontata in tempi rapidissimi. Su caro bollette, certezza delle forniture energetiche e inflazione, gli imprenditori chiedono alla politica risposte chiare e rapide.
Il presidente di Confindustria, intervistato pochi giorni fa su Rai 3 a in Mezz'Ora di Lucia Annunziata, parte da un dato allarmante: «L'emergenza energetica quest'anno comporterà una stangata da 110 miliardi. Per questo il nuovo esecutivo, dialogando con parti sociali e sindacati, è chiamato a suo dire a salvare l'industria, perché senza non c'è Italia».
Nel suo intervento Bonomi ha rammentato pure che Confindustria è apartitica e autonoma: «conosciamo le schermaglie che avvengono in Parlamento, l'importante è che non incidano sulle azioni del governo. Il nostro non è solo un fate presto ma un fate bene. È legittimo che chi ha vinto le elezioni cerchi di realizzare quanto promesso agli elettori però oggi abbiamo una urgenza, quella energetica, tutte le risorse le dobbiamo concentrare lì. Poi ci sarà tempo e modo per affrontare i temi della flat tax o delle pensioni».
Per Bonomi la priorità dunque spetta al settore dell'industria, volano dell'economia nazionale. Così come aveva affermato poche settimane fa, «sono le imprese a fare il PIL e a rappresentare un motore di crescita economica e coesione sociale».
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