Attualità

16 Marzo 2023

La siccità mette nuovamente a rischio l'agroalimentare italiano

Secondo Coldiretti, per arginare gli effetti del cambio climatico è necessario dare avvio al piano invasi


La siccità mette nuovamente a rischio l'agroalimentare italiano

A causa della grave siccità che ha colpito soprattutto il centro nord e che ha fatto di questo inverno 2022/2023 il più secco dal 1945 a oggi, è a rischio 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale. A lanciare l’allarme è Coldiretti, sottolineando che sono circa 300mila le aziende agricole e gli allevamenti a trovarsi in difficoltà nel centro nord Italia.

A rischio è la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al mais per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi come Parmigiano Reggiano e il Grana Padano nonché i salumi più prestigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello. Senza dimenticare il riso le cui previsioni di semina prevedono un taglio di 8mila ettari e risultano al minimo da 30 anni. Un vero e proprio patrimonio messo a rischio dalla situazione di scarsità di acqua in un 2022 in cui - evidenzia Coldiretti - al nord c’è un deficit idrico del 40% rispetto alla media storica delle precipitazioni secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr.

«Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare» afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

«Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare il piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%. Abbiamo pronti insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia».

TAG: AGRICOLTURA,COLDIRETTI,ETTORE PRANDINI,SICCITÀ

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

22/11/2024

Oggi, nel fuori casa, sono di più i consumatori di spumanti (63,4%) rispetto a quelli di vino fermo (61%). Un sorpasso ritenuto impensabile, se si considera che fermi e frizzanti costituiscono da...

21/11/2024

Per il secondo anno consecutivo Acqua Minerale San Benedetto rinnova la collaborazione come sponsor della trasmissione “The Best Sandwich”. Giunto alla sua settima edizione e organizzato da...

20/11/2024

Si terrà ancora nei padiglioni di BolognaFiere, dal 23 al 25 novembre, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti giunto così alla sua tredicesima edizione. Ad accogliere il pubblico ci saranno...

20/11/2024

Con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi, il 2023 ha segnato il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid per il settore delle...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top