Vino
19 Luglio 2024Numeri galvanizzanti per il territorio enologico veneto che contribuisce a sostenere l’economia del settore
Un vigneto di 8617 ettari su 19 comuni che dalle colline si estendono fino a Verona, 2200 viticoltori a cui si aggiungono 316 imbottigliatori e 6 cantine sociali per una produzione di oltre 61 milioni di bottiglie nel 2023 tra Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Amarone e Recioto destinate per il 60% all’export in 87 Paesi del mondo: sono i numeri del Consorzio vini Valpolicella che pochi giorni fa, nell’ambito dell'evento “Venezia Superiore”, ha presentato alla stampa e ai consiglieri regionali il focus socioeconomico della principale denominazione Rossa del Veneto.
Il dossier di 40 pagine, che fotografa l’evoluzione del vigneto in Valpolicella dal 1972 e quella produttiva dal 2005, accende così un faro sul valore di un territorio enologico che contribuisce a sostenere l’economia del settore, non solo a livello locale e regionale, con un fatturato di 600 milioni di euro l’anno.
«Lo studio edito dal Consorzio ha l’obiettivo di seguire e aggiornare di anno in anno il progresso e il cambiamento della denominazione. In un momento sfidante come quello attuale, soprattutto per i vini rossi, è importante infatti monitorare non solo i mercati ma anche la capacità di risposta e di adattamento del territorio e dei produttori» ha commentato il Presidente dell’ente di tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini, nel sottolineare come il dossier rappresenti uno strumento strategico di analisi e di lettura delle tendenze, a partire da quella che coinvolge proprio il vino di territorio per antonomasia, il Valpolicella Superiore, che grazie alla sua versatilità sta scalando nuove quote di mercato.
Il Valpolicella si sta rivelando il vino ‘trendy’ della denominazione veronese anche sui mercati internazionali che valgono il 61% delle vendite, con Canada (39%) e Usa (15%) in testa alla classifica dell’export. Nel primo semestre di quest’anno il Valpolicella, che si candida a conquistare i giovani winelover della generazione meno incline al consumo di vino di sempre, ha raggiunto una produzione di quasi 9,5milioni di bottiglie (+0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023), un dato sostanzialmente in linea con quello prepandemico del 2019.
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