Tecnologia
16 Novembre 2023Da dicembre 2023 tutti i vini in vendita dovranno specificare ingredienti, allergeni e valori nutrizionali. Tante informazioni obbligatorie da far stare su ogni bottiglia e su ogni etichetta. Come fare?
Le etichette rappresentano il biglietto da visita di ogni bottiglia di vino e per questo sono particolarmente distintive, sempre più curate e spesso affidate a designer e artisti. Ma presto quest’attenzione all’estetica delle etichette dovrà fare i conti con i nuovi obblighi informativi introdotti dalla Ue. A partire dall’8 dicembre 2023 infatti diventerà operativo il Regolamento europeo n.2021/2117, che obbliga le aziende vinicole a fornire ai consumatori l’elenco degli ingredienti e degli allergeni (come i solfiti) e la dichiarazione nutrizionale di ogni vino (anche aromatizzato) messo in commercio.
Come far stare tutte queste informazioni su un’etichetta (magari piccola e d’artista), senza rovinare l’estetica della bottiglia? Una soluzione poco impattante ma molto efficiente è rappresentata dal QR Code, smart, ma finora poco utilizzata. Ci si aspetta quindi che l'aumento degli obblighi informativi a carico dei produttori vinicoli farà da volano alla diffusione del QR Code, come Brindo, il servizio di etichettatura digitale sviluppato per il settore vinicolo da GS1 Italy Servizi.
Brindo è un portale web con cui le aziende vinicole possono condividere con i consumatori tutte le informazioni relative a ogni singola bottiglia. Su questo portale ogni vino ha una pagina dedicata, a cui i consumatori possono accedere in modo semplice e immediato, scansionando un QR Code apposto sull’etichetta del vino. Il “segreto” di questo QR Code è che contiene un GS1 Digital Link, lo standard univoco globale realizzato da GS1 che permette a consumatori e operatori di accedere in ogni momento e istantaneamente a tutti i tipi di informazioni sul prodotto, sempre aggiornate e complete: dalle indicazioni obbligatorie, a quelle ambientali, fino ai consigli d’uso e le normative.
Con Brindo si può fornire al consumatore anche tutte quelle informazioni come le certificazioni ottenute e le azioni sul fronte della sostenibilità della produzione oppure sito web e canali social, consigli sulla temperatura di servizio ideale e sugli abbinamenti gastronomici suggeriti, informazioni sulla sostenibilità del prodotto e indicazioni sulla riciclabilità del packaging.
Brindo permette inoltre di raccogliere e veicolare queste comunicazioni commerciali e di marketing in sezioni distinte da quelle obbligatorie, così come prevede la legge, e anche di condividere immagini fotografiche di qualità assicurando al contempo l’identificazione corretta dei prodotti nel mondo digitale. Il tutto senza dover sviluppare (e mantenere) un sito o delle pagine dedicate e senza dover adottare soluzioni proprietarie basate su QR Code non strutturati.
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