Vino

28 Giugno 2024

Etna Doc, confermato il contenimento produttivo

Il Presidente Cambria: «è una scelta strategica che tutela sia il territorio che il posizionamento sui mercati»


Etna Doc, confermato il contenimento produttivo


Contenimento produttivo a sostegno della crescita qualitativa e del posizionamento della denominazione: si conferma dunque la linea del Consorzio Tutela Vini Etna Doc, che nel corso della recente Assemblea dei soci ha centrato l’obiettivo della coesione deliberando all’unanimità il rinnovo della strategia di gestione contingentata dell’iscrizione dei nuovi vigneti ad Etna Doc.

L’ente consortile ha infatti stabilito per il prossimo triennio (dal 1° agosto 2024 al 31 luglio 2027) il limite massimo di 50 ettari annuali di nuovi impianti iscrivibili alla Doc. 

Francesco Cambria, Presidente del Consorzio Etna DocFrancesco Cambria, Presidente del Consorzio Etna Doc

«L’aumento controllato delle superfici è una condizione necessaria per una crescita ragionata della denominazione» commenta il Presidente del Consorzio, Francesco Cambria. «Questa è una scelta che tutela il territorio e, allo stesso tempo, garantisce un posizionamento sui mercati sempre più orientato alla qualità. Una decisione presa con un voto unanime in una assemblea molto partecipata, che dimostra la maturità dei soci anche su un argomento così divisivo».

Il bando del Consorzio punta a salvaguardare gli interessi dell’intera denominazione, dando pari opportunità di crescita ai produttori. Ogni azienda potrà infatti chiedere l’idoneità al Consorzio per un massimo di un ettaro all’anno e, qualora le richieste superassero il plafond annuale, la superficie autorizzata alle singole aziende sarà ridotta proporzionalmente.

Prima denominazione a essere istituita in Sicilia nel 1968 e tra le pioniere in Italia, l’Etna doc si estende su un vigneto di 1.500 ettari racchiusi in 20 comuni e 133 contrade. Oggi l’omonimo consorzio di tutela, che rappresenta il 90% del potenziale produttivo complessivo, riunisce 220 aziende per una produzione media annua di 6 milioni di bottiglie, di cui il 60% viene esportata, in particolare negli Stati Uniti, in Canada, Svizzera e Regno Unito. Secondo lo studio “Se tu togli il vino all’Italia. Un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto”, realizzato in occasione dello scorso Vinitaly dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia, il contributo sul territorio della Doc siciliana vale fino a 10 volte più del valore del vino (franco cantina): ogni bottiglia prodotta e consumata in loco è infatti capace di generare un impatto (diretto, indiretto e indotto) sul territorio quantificabile in 82 euro.

TAG: ETNA DOC,FRANCESCO CAMBRIA

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

22/11/2024

Oggi, nel fuori casa, sono di più i consumatori di spumanti (63,4%) rispetto a quelli di vino fermo (61%). Un sorpasso ritenuto impensabile, se si considera che fermi e frizzanti costituiscono da...

21/11/2024

Per il secondo anno consecutivo Acqua Minerale San Benedetto rinnova la collaborazione come sponsor della trasmissione “The Best Sandwich”. Giunto alla sua settima edizione e organizzato da...

20/11/2024

Si terrà ancora nei padiglioni di BolognaFiere, dal 23 al 25 novembre, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti giunto così alla sua tredicesima edizione. Ad accogliere il pubblico ci saranno...

20/11/2024

Con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi, il 2023 ha segnato il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid per il settore delle...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top