Altro che tartufo e caviale, il 14 febbraio sulle tavole degli innamorati, complice anche la crisi, arrivano piatti semplici e leggeri, preparati con ingredienti naturali e meno sofisticati, ma capaci di dare sapore e gusto alla festa dedicata all’amore. A trionfare sono piatti a base di prodotti nostrani, come il carciofo e i pomodori, che vincono su caviale e aragosta, riscoprendosi anche come alimenti ad alto contenuto afrodisiaco, e per il momento del brindisi non c’è niente di meglio che un calice di prosecco Made in Italy, che batte lo champagne d’Oltralpe. A dirlo sono i più importanti chef stellati che a San Valentino portano a tavola i sapori rassicuranti della tradizione, preferendoli a cibi troppo pesanti o elaborati, non in linea con il clima generale. Per 7 chef su 10 gli innamorati chiederanno i patti della cucina tradizionale (71%), con i suoi sapori antichi ma rassicuranti e con ingredienti semplici e senza tempo. Secondo gli esperti, i prodotti nazionali, rivisitati per l’occasione, sono richiesti perché trasmettono tranquillità (47%), danno l’idea di casa e d’intimità (32%). Per il 14 febbraio, quindi, salgono legumi (64%), pesce (46%) e verdure (34%), ma anche sottoli, funghi, pomodori, bruschette. Per l’accompagnamento dei cibi il prosecco, con il 41,5% delle preferenze, batterà i più passionali rossi (31%) e i bianchi con meno bollicine (22%). Basta col classico flute di champagne e le fragole, i giovani italiani scelgono i vini tipici del Belpaese come il prosecco che, col suo sapore frizzante e fruttato, aggiungerà brio alla serata.
E’ quanto emerge da uno studio promosso da “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto attraverso interviste a 110 illustri chef nazionali per approfondire quale sarà la tendenza a tavola per questo San Valentino.
Il menù degli innamorati quest’anno privilegia la semplicità e la tradizione. 6 chef su 10 proporranno piatti semplici e rassicuranti, in linea con le richieste della clientela e con la tendenza culinaria del periodo.
L’approccio degli chef al giorno dedicato agli innamorati è variegato: c’è chi ha deciso, di non organizzare un menù specifico (27%) prevedendo che molti italiani decideranno di organizzarsi a casa (36%) o preferiranno andare al cinema (28%). C’è anche chi, il 14 febbraio, si aspetta di ricevere più clienti del solito (32%). Per l’occasione, 6 chef su 10 proporranno piatti semplici (63%) o comunque in linea con le richieste della clientela e con la tendenza culinaria del periodo. Basta col classico flute di champagne e le fragole, i giovani italiani scelgono i vini tipici del Belpaese come il prosecco (58%) che, col suo sapore frizzante e fruttato, è il giusto coronamento della serata.
Fabio Baldassarre, chef stellato dal 2005 e proprietario del ristorante ‘Unico’ di Milano, ci spiega la tendenza a tavola per questo San Valentino. “Il menù di quest’anno si baserà molto su pesce, verdure e frutta. Per i miei piatti punterò molto sulla leggerezza accostata alla qualità. In generale si registra un aumento nell’utilizzo delle verdure, perché le coppie, in particolare i giovani fidanzati, non amano piatti sofisticati. La gente non si vergogna di chiedere piatti leggeri, classici, tranquilli anche in occasione di ricorrenze così importanti”.
Salgono carciofi, verdure, fragole, pomodori; scendono caviale, tartufo bianco, ostriche. Per il 14 febbraio le specialità del lusso lasciano il posto alle pietanze legate alla tradizione, senza rinunciare però a ‘richiami romantici’ e a ingredienti afrodisiaci
Per 7 chef su 10 (71%) la tavola imbandita da cupido sarà all’insegna la grande tradizione culinaria italiana. Una tendenza in linea con quella che è la filosofia di molti chef italiani, legati al proprio territorio. E’ questo il caso dello chef romano Arcangelo Dandini, responsabile del ristorante l’’Arcangelo’, il quale afferma “mi piace utilizzare per i miei piatti prodotti che mi appartengono, legati alla mia terra d’origine”. Una ricerca di semplicità che ha anche delle motivazioni ‘strategiche’. “Dato che si tratta di una festa dedicata agli innamorati, cercherò di realizzare per i miei piatti aromi leggeri, non pesanti, evitando condimenti come l’aglio”.
Quali sono i prodotti più utilizzati per la realizzazione del menù di San Valentino? Carciofi (66%), fragole (46%), verdure (56%), olive (41%), pomodori (47%), sono alcuni dei prodotti, tipicamente italiani, che non possono mancare nel menù dedicato agli innamorati, anche per un riscoperto contenuto altamente afrodisiaco. Secondo gli chef, rispetto al passato, saranno usati meno il caviale (48%), il tartufo bianco (33%), le ostriche (29%). A trionfare saranno i prodotti classici del Made in Italy accostati e rivisitati per l’occasione, anche da un punto di vista estetico. Come ci spiega Rosanna Marziale, lo chef del rinomato ristorante ‘Le Colonne’ di Caserta da poco eletta ‘chef dell’anno’. “Per San Valentino realizzeremo pietanze che si sposano perfettamente con quello che è il tema della giornata, anche dal punto di vista estetico, come pane e dolci a forma di cuore. Rischiamo di essere stucchevoli, ma agli innamorati piacciono questi riferimenti”. Ai sapori tradizionali, ‘lady chef’ per il 14 febbraio ha deciso di accostare cibi afrodisiaci “che stuzzichino non solo la vista ma anche il palato”.
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