Il mondo accademico di Verona omaggia Giorgio Pasqua per il suo fondamentale contributo allo sviluppo dell’indagine genomica della vite
Il mondo accademico veronese ha premiato Giorgio Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vigneti e Cantine, con una targa per il suo impegno nello sviluppo delle ricerche nella genomica della vite. A consegnare il premio sono stati Mario Pezzotti, professore di Genetica Agraria, Massimo Delledonne, professore di Genetica, e i gruppi di ricerca dei progetti “Vigna” e “Vigneto”, oggi, 2 aprile, presso la Sala Verde della facoltà di Scienze dell’Università di Verona.
Il premio trova le sue motivazioni nella continua attenzione e attività di supporto che Giorgio Pasqua ha saputo dare nel corso dell’ultimo decennio alla ricerca scientifica, ponendosi come punto di riferimento del mondo industriale e garante delle attività di ricerca, nonché testimone della valenza e dell’importanza del perseguimento della conoscenza al fine di migliorare le produzioni vitivinicole. Spesso impegnato in prima persona al fianco dei ricercatori, Giorgio Pasqua ha dato un contributo decisivo e rilevante per lo sviluppo dei progetti “Vigna”, che ha portato al sequenziamento del genoma dell’uva Corvina, e “Vigneto”, che ha analizzato i genomi delle numerose varietà autoctone di uve veronesi.
Un impegno, quello di Giorgio Pasqua e di Pasqua Vigneti e Cantine, che è stato di recente rinnovato con il supporto e l’avvio del progetto congiunto con l’ateneo veronese: “Joint Project”. Dopo la sensazionale decodifica del genoma della varietà Corvina e la rilevazione dell’attività genica durante l’ appassimento della bacca, base del processo di produzione dell’Amarone, con “Joint Project” i ricercatori hanno come obiettivo l’analisi del trascrittoma di Vitis vinifera per l’individuazione dei geni espressi nell’acino che concorrono alla determinazione dei caratteri qualitativi tipici delle uve nei diversi ambienti di coltivazione. Il gruppo di ricerca, diretto dai Professori Mario Pezzotti e Massimo Delledonne del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona e coordinato per la parte universitaria dai ricercatori Giovanni Battista Tornielli e Sara Zenoni, mira a ottenere, con metodologie tecnologicamente avanzate e basate sulla conoscenza del genoma di Vitis vinifera, una visone globale del processo di maturazione in relazione ai diversi ambienti di coltivazione.
Lo studio verrà condotto sulla varietà Corvina, la più rappresentativa fra quelle a bacca rossa del territorio vitivinicolo veronese. Il programma di ricerca è strutturato in due sezioni. Nella prima verrà condotta un’analisi di espressione genica in tutti gli organi della vite per determinare il set di geni specifici dell’acino e delle singole parti che lo compongono (buccia, polpa, seme), nonché i geni che maggiormente concorrono a determinare le caratteristiche (morfologiche, metaboliche) di ogni singolo organo o parte della pianta. Nella seconda sezione verrà svolto uno studio comparativo di uve cresciute e maturate in condizioni diverse, per indagare sulla dinamica e complessa interazione genotipo-ambiente. Verranno scelti siti diversi della provincia di Verona nei quali lo stesso clone cv della Corvina è allevato in condizioni molto differenziate per quanto riguarda clima, terreno, portinnesto, sistema di allevamento e pratiche colturali. I risultati di questo progetto consentiranno di individuare i geni direttamente coinvolti nel processo di maturazione dell’acino e la cui espressione è legata alle condizioni di allevamento della pianta. Questi geni costituiranno la parte “plastica” del trascrittoma di vite che è in grado di modificarsi in funzione delle condizioni ambientali e pratiche di allevamento.
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