A presentare i risultati della sostenibilità dello stabilimento barese è il direttore Nico Cavalli. Circa il 30% di tutta la produzione Peroni avviene nello stabilimento barese, il 30% delle vendite avviene ancora franco fabbrica e quasi un quinto di tutta la birra è prodotta in casse; questo per l’azienda comporta un notevole abbattimento dei costi di gestione con riscontri positivi anche sull’ambiente: meno dispersione di vetro nell’ambiente.
Grazie alla modifica degli impianti di produzione (realizzati con un investimento della SabMiller di 30milioni di euro), lo stabilimento barese produce annualmente circa 1.423.000 litri di birra contro l
e 2.417 tonnellate di anidride carbonica che ogni anno non vengono immesse nell’ambiente. Con questo nuovo sistema è come se la Peroni di Bari avesse riforestato una superficie pari a 1.020 campi di calcio.
Federico Sannella, direttore per le relazioni esterne, focalizza le priorità dell`azienda: consumo responsabile della birra, stando attenti a non rivolgere le campagne stampa ai giovani, impegno per il raggiungimento del -25% dei consumi di acqua, riduzione dei consumi di energia, riduzione dei packaging e riutilizzo dei rifiuti. Quest’ultimo è un risultato quasi completamente raggiunto, ad oggi in Peroni si riutilizza il 96% dei rifiuti prodotti. E infine, supporto alle comunità locali, lotta all’hiv, diritti umani e trasparenza ed etica.