Secondo l’osservatorio Aub, le imprese familiari titolari di aziende del settore vitivinicolo, hanno avuto buoni margini di crescita dal punto di vista economico-finanziario, registrando un incremento del fatturato del 73% nel decennio 2001-2010, fatturato maturato in buona parte grazie all’export, voce che ha premesso di controbilanciare la diminuzione dei consumi nazionali dovuti anche alla crisi.
A partire dal 2008, inoltre, la struttura patrimoniale delle famiglie è mutata: sì è abbassato l’indebitamento (2,7 punti nel triennio) ed è aumentato il possesso di mezzi propri. Lo studio, infine, sottolinea che c’è una relazione diretta tra il livello di internazionalizzazione delle aziende vitivinicole e la loro performance.
Quelle attività, il cui export rappresenta il 70% e più del fatturato complessivo, hanno rientri sugli investimenti e sul capitale proprio quadrupli rispetto alle aziende con una quota di export inferiore al 20%.
Infine, l’ultimo dato: il 54% delle aziende familiari ha ricavi sopra 10mln.
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