23 Ottobre 2012

Red Bull e il successo del marketing innovativo


Red Bull, azienda leader nel settore degli energy drink, ha da sempre dimostrato che la chiave del successo di un brand sta proprio nel marketing innovativo. Così, nascono le grandi sfide come la Formula 1 e il lancio di Felix Baumgartner, progetti che vedono la regia di un grande gruppo che ama vincere

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Infatti, dietro al record mondiale del salto da 39mila metri di Felix Baumgartner e agli 8 milioni di contatti contemporanei generati su Youtube da Red Bull Stratos, c’è un team di 70 ingegneri e scienziati che ha lavorato al lancio per ben cinque anni. Il risultato ottenuto è stato all’altezza dell’enorme investimento, che avrebbe anche potuto andare male, ma è proprio in quest’ottica di rischio e potenzialità che Red Bull ha costruito il suo impero a livello mondiale. Se si pensa alla categoria degli energy drink, secondo le stime dell’azienda, oggi Red Bull detiene il 70% delle quote di mercato, questo grazie alle strategie di marketing innovativo.

Red Bull, prima di diventare quello che è oggi, nasce come bevanda energizzate thailandese, lanciata a metà degli anni ’70 da Chaleo Yoovidhyam, ex-venditore di antibiotici. L’esperto di marketing Dietrich Mateschitz, durante uno dei suoi viaggi in Asia, beve l’energy drink e si accorge che lo aiuta a liberarsi del jat lag; così, decide di stringere un accordo con l’ideatore per commercializzare la bevanda a livello globale. In un mondo dove la domanda di energy drink è pari a zero, Mateschtz decide di posizionare il prodotto nell’area dei giovani adulti, ma crede fermamente che una campagna pubblicitaria di tipo classico non sortirbbe l’effetto desiderato. Il manager punta subito a legare il nome del prodotto ad attività sportive ad alto rischio e chiama come suo primo testimonial il pilota Gerhard Berger; successivamente si passerà dallo snowboard al calcio, fino alle competizioni più creative come Red Bull Cliff Diving o il Red Bull Flugtag.

 

L’azienda bypassa la via della sponsorizzazione tradizionale, perchè possiede i propri team di calcio in città come Salisburgo, San Paolo e New York, due team di Formula 1 (la Toro Rosso e il celebrato Red Bull Racing, con l’australiano Mark Webber e Sebastian Vettel). Nel 2010, Red Bull è quarto brand in classifica dopo Nike, Adidas e Coca-Cola, con un investimento di mezzo miliardo di dollari in sostegno a un centinaio di attività sportive e quasi cinquecento atleti nel mondo. Nel 2011, sono state vendute 4,3 miliardi di lattine di Red Bull nel mondo, con un incremento dell’11,4% sul 2010 e +12,4% sul fatturato che ha toccato 4,2 miliardi di euro, complice la crescita a doppia cifra in mercati chiave come Stati Uniti (+11%) e Germania (+10%) e il consolidamento in Turchia (+86%), Giappone (+62%), Francia (+35%).

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