29 Ottobre 2012

Da domani via libera al novello! Si prevede una buona qualità


Domani via libera alla vendita delle circa 4 milioni di bottiglie di vino novello Made in Italy prodotte nel 2012 che potranno essere stappate a partire dal 30 ottobre secondo un calendario fissato per decreto.

novello_castagne.jpgLo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che la qualità si prevede buona, ma la produzione risulta in calo del 30 per cento quest’anno in cui il “deblocage” è stato anticipato rispetto al passato secondo quanto disposto dal decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali 13 agosto 2012.

La commercializzazione del novello in Italia - sottolinea la Coldiretti - è anticipata quest’anno di ben sedici giorni rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre e cioè solo dal 15 di novembre. Il forte calo della vendemmia in Italia con una produzione complessiva di vino al di sotto dei 40 milioni di ettolitri ha indotto - osserva la Coldiretti - i produttori nazionali a riservare al novello un quantitativo minore di bottiglie rispetto al solito. Inoltre, il vino da bere giovane, anche se apprezzato come prima produzione enologica dell’anno, ha un po’ perso lo smalto di qualche anno fa anche per la limitata conservabilità che ne consiglia il consumo nell’arco dei prossimi 6 mesi.

I prezzi di vendita sono stabili - sottolinea la Coldiretti - con una media di 5 euro a bottiglia. Il fatturato del vino novello è di circa 20 milioni di euro e sono oltre duecento i produttori con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto che insieme al Trentino copre quasi la metà della produzione nazionale, mentre a seguire si posizionano la Toscana, la Sardegna, l`Emilia Romagna e la Puglia. La produzione italiana - precisa la Coldiretti - è caratterizzata soprattutto da novelli monovitigno con l`utilizzazione di un`ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldego, Ciliegiolo, Nero d`Avola, ecc.) anche se quelli più utilizzati sono nell`ordine Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera.

Il "vino da bere giovane" è nato negli anni `50 in Francia nella regione Beaujolais e le sue caratteristiche sono determinate dal metodo di vinificazione utilizzato che è stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è fondato sulla macerazione carbonica. Leggero, con bassa gradazione (11 gradi) e bouquet aromatico, il novello - continua la Coldiretti - viene consumato soprattutto dal pubblico dei più giovani in abbinamento con i prodotti autunnali come le caldarroste. Un piacere che quest’anno è piu’ difficile da conquistare per effetto del crollo nella produzione di castagne che risulta praticamente dimezzata per l’andamento climatico avverso, ma anche per l’attacco di un parassita il “Cinipide galligeno del castagno” che - conclude la Coldiretti - è arrivato dalla Cina in Italia dove sta mettendo a serio rischio i boschi.

Fonte ANSA

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

10/01/2025

Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha avviato l’esame di un disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese. Nell’ambito...

09/01/2025

Nuovi sapori e ingredienti, farmaci per soddisfare il fabbisogno quotidiano di nutrienti essenziali ma anche un'alimentazione plant based con elementi detossinanti ed energizzanti, all'insegna di uno...

08/01/2025

Si intitola “Insieme per lasciare il segno” il nuovo report di sostenibilità di Conserve Italia, documento strategico che la cooperativa redige dal 2004 per mettere in evidenza ogni tre anni (in...

07/01/2025

È andato a Chep il Red Dot Award nella categoria Product Design grazie a ZirConic, il container pieghevole di grandi dimensioni. Sviluppato in risposta alla necessità di offrire soluzioni di...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top