07 Dicembre 2012

Da Nord a Sud i migliori brindisi per le feste


Si sta avvicinando il giorno di Natale ed Enoteca Italiana, l`Ente nazionale vini più antico al mondo, consiglia i vini da abbinare al pranzo o al cenone, dalle grandi firme a quelli con un ottimo rapporto qualità prezzo. Se si ha voglia di stappare o regalare uno Spumante "metodo classico" abbiamo l`imbarazzo della scelta prodotti in tutte le regioni. brindisi.jpg

Tra i più classici troviamo Franciacorta o Trento Doc da servire a temperatura intorno a 8°/10° che sono ottimi come aperitivo o a tutto pasto. In alternativa le bollicine dell`Oltrepò Pavese a base di Pinot Nero con prezzo abbordabile. Rimanendo sul tradizionale troviamo i tanti spumanti "metodo martinotti"con l`alfiere Prosecco, l`unico spumante italiano ad entrare nella top ten dei più venduti in Italia. 

Per quel che riguarda gli abbinamenti dei vini, se al nord il profumo dei tortellini in brodo può essere accompagnato da un vino bianco fermo, morbido oppure da una Bonarda o un buon Lambrusco emiliano, i primi caratterizzati da sughi con carne o cacciagione si possono abbinare con Nebbiolo o Barbera piemontese, Chianti o igt Toscani, Nero d`Avola e Cerasuolo Vittoria, Primitivo di Manduria e Negroamaro, fino al Montepulciano d`Abruzzo, la Sardegna risponde con il profumo dei ravioli ripieni di patate e pecorino sardo fatti a mano e chiamati Culurgiones, con cui abbinare i vini Nuragus di Cagliari (bianco, per i condimenti più leggeri) o Carignano del Sulcis (rosso, per condimenti con pomodoro o carni). 

Se invece, come spesso accade al sud, il menù prevede pesce, allora niente di meglio che iniziare con un Vermentino (Lunigiana, Sardegna o Toscana anche se molto diversi fra loro), oppure con un Fiano di Avellino, una Falanghina campana, un Roero Arneis piemontese, un Verdicchio di Jesi oppure un vino veneto come il Soave Superiore. La Toscana per Natale propone fra le seconde portate l`arrosto di faraona, anatra, fegatelli e cacciagione. Non può che non essere associato un buon Chianti Classico Docg, oppure, se siete sulla costa, Morellino di Scansano o Bolgheri. Se invece siete in Umbria allora non può mancare sulla vostra tavola un Torgiano o Sagrantino di Montefalco. 

Nelle tavole del Lazio non può mancare il capitone da abbinare ad un vino rosso giovane, dal gusto secco, sapido, con profumo floreale, come il Rossese di Dolceacqua, prodotto nel ponente ligure. Ma sulle tavole laziali è di casa anche un Circeo Rosso Doc o, se si predilige il bianco, un abbinamento azzardato capace di stupire è con un Moscato di Terracina secco. In Calabria con il pesce e non può mancare un buon Cirò rosato così come la Puglia con il doc Rosato Castel del Monte e Negroamaro, Uva di Troia, Montepulciano, Pinot Nero, Raboso, Sangiovese e Aglianico. 

Quando sulla tavola sfilano piatti a base di crostacei, magari bolliti, ci vuole senz`altro un Traminer aromatico dell`Alto Adige meglio noto come Gewürztraminer. Per i pesci di carne bianca cotti al sale o alla griglia, invece, bisogna provare i vini di un`altra regione dai grandi bianchi: il Friuli Venezia Giulia, come un Friulano del Collio o una Ribolla Gialla. 

Fonte ENOTECA ITALIANA

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