Dal 7 al 10 aprile FederBio - Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica - promuove il vino bio certificato in occasione di Vinitaly: uno stand - pad. 3 stand C8 D8 - che ospita aziende vitivinicole e organismi di certificazione, incontri BtoB, mini corsi di conoscenza e degustazione di vini biologici, approfondimenti sui principi di vinificazione biologica e sul mercato del vino biologico.
Lunedì 8 aprile alle ore 15.00 presso la sala Puccini FederBio organizza il convengo Il vino bio e gli “altri” per affrontare le specificità del vino bio rispetto ai vini cosiddetti convenzionali, liberi e naturali. Quattro giorni durante i quali il vino bio sarà protagonista per far conoscere la produzione, la trasformazione, la certificazione, le potenzialità di mercato e per avvicinarsi ad alcune aziende vitivinicole certificate e degustare i loro vini.
«FederBio vuole dare voce al vino bio, ora che la normativa europea è definitivamente applicata anche in Italia e dunque è finalmente disponibile sul mercato un prodotto sottoposto a una normativa di riferimento per tutte le fasi, dalla produzione alla trasformazione, e certificato da organismi di controllo espressamente autorizzati dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. - sottolinea Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio - Per questo il vino biologico è l’unico che può garantire di essere libero, naturale, privo di fertilizzanti, diserbanti, fungicidi e insetticidi chimici di sintesi. Il vino italiano rappresenta una eccellenza del nostro Paese, il vino bio è una ulteriore opportunità che molte aziende vitivinicole possono scegliere per avere un prodotto di qualità, sicuro, che tutela l’uomo e l’ambiente e che può quindi rispondere a una richiesta crescente di prodotti biologici, sia sul mercato nazionale che mondiale».
In tema di tutela ambientale martedì 9 aprile alle ore 11.00 presso lo stand FederBio viene presentato EKØ CANTINA/EKØ WINE un progetto di Officinae Verdi e WWF. Grazie alla collaborazione di FederBio il progetto promuove la gestione sostenibile e lo sviluppo di green technology nella filiera vitivinicola biologica italiana: riduzione dei costi energetici, delle emissioni di CO2, dei consumi di acqua, valorizzazione degli scarti produttivi, e sviluppo delle potenzialità di marketing per l’apertura di nuovi mercati sono alcuni dei vantaggi per le cantine che aderiscono alla piattaforma.
Fonte Teatro Naturale
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