Il 13 è un numero che porta bene alla Delegazione Ais Murgia che ha concluso brillantemente la stagione semestrale di eventi in programma per il 2013 il 13 giugno scorso, a Santeramo in Colle, con la presentazione del libro di Giuseppe Baldassarre “Primitivo di Puglia”, edito da Input Edizioni di Monopoli.
La serata è stata coordinata dall’organizzatore dell’evento, il Delegato Ais Murgia Vincenzo Carrasso, il quale ha introdotto i diversi relatori intervenuti partendo dal saluto del Dott. Giovanni Sportelli, Assessore all’agricoltura e attività produttive del Comune di Santeramo in Colle che ha ospitato la manifestazione nella splendida location di Palazzo Marchesale; proseguendo con il Dott. Francesco Degiorgio, Dirigente dell’Assessorato alla Provincia di Bari e il Dott. Vito Giampetruzzi, nella doppia veste di Assessore al Bilancio della Provincia di Bari e Presidente delle Cantine del Colle di Santeramo. Quest’ultimo ha voluto sottolineare come lo sforzo dei produttori sia stato decisivo negli ultimi anni nel determinare la crescita e la relativa posizione sul mercato del vino autoctono pugliese per eccellenza, il primitivo, seppur sottolineando una defezione comune tra i ristoratori pugliesi a causa di un mancato senso di campanilismo nel diffonderne la promozione tra i turisti. Una necessità imprescindibile secondo l’editore Giuseppe Rotolo, alla quale è necessario far riferimento per alimentare una cultura di prodotto che si faccia portavoce del grande valore del primitivo facendolo apprezzare in tutto il mondo. In questo senso dunque, il lavoro svolto dal Dott. Giuseppe Baldassarre con il suo libro, non fa che confermare l’evidenza di queste tesi.
E’ lo stesso autore che ci introduce nel mondo di questo antico vitigno affrontando l’argomento secondo diverse prospettive e caratterizzato da una certa multidisciplinarietà legando contestualmente aspetti scientifici, storici e letterari, arricchite da un excursus singolare e curioso di racconti legati alla gastronomia e alla tradizione popolare. Un condensato di nozioni e significati che riconduce ad una dimensione del reale legato alla terra e ai suoi frutti, dove i produttori tornano ad essere vignaiuoli, custodi di in un rapporto simbiotico con la natura la cui capacità di interpretazione viene sapientemente trasmessa ai vini prodotti esaltandone peculiarità e diversità in stretto rapporto con il territorio di provenienza, se non addirittura a specifiche zone o contrade; una diversità che ne determina l’individualità dunque, rendendo il vino primitivo un vino speciale e conosciuto in tutto il mondo. Ma per quanto questo sia un vino che si racconta da solo, per essere amato ha bisogno di essere divulgato attraverso un messaggio che lo renda accattivante. Per questo, spiega l’autore, nonostante la sua volontà di “raccontare la storia di un grande rosso, ne sia venuto fuori un giallo” che ripercorre la storia delle origini del vitigno ancora oggi in continua evoluzione e le diverse vicissitudini ad esso legate.
Del sacerdote gioiese Don Filippo Indellicati, artefice delle prime coltivazioni di piante di primitivo in Puglia, delinea un profilo tratto da testimonianze indirette poiché manca una documentazione certa sulle vicissitudini legate alla vita e alla opere del primicerio, al quale comunque oggi possiamo dare un volto grazie ad una illustrazione che lo ritrae e ne accerta l’esistenza. Dal punto di vista genealogico il primitivo appare come un vino dai tanti volti, fratello gemello di altre varietà clonali, quali lo Zinfandel americano o il Crljernak Kastelanski croato, anche se ulteriori ricerche ne hanno aumentato la possibile combinazione genetica con altri vitigni di origine slava.
Tuttavia dell’autoctono pugliese, il nostro autore ne distingue numerose tipologie, ognuna con le proprie caratteristiche, senza comunque effettuarne particolari classificazioni se non in relazione alla tipicità del terroir di riferimento o alle diverse scelte di vinificazione adottate dai produttori, ai quali raccomanda di agire sempre con onestà intellettuale rispecchiando nel bicchiere quanto dichiarato in etichetta.
Persistendo il numero 13, durante la serata sono stati degustati altrettanti vini, tutti naturalmente provenienti da uve primitivo e legati essenzialmente alla zona della Doc Gioia del Colle, ma anche della nota area di Manduria e del nord barese, rappresentati personalmente dagli stessi produttori, Cantine del Colle, Consorzio Produttori Vini Manduria, Cantine Fatalone, Giuliani, Guttarolo, Patruno Perniola, Plantamura, Pietraventosa, Polvanera, Rivera, Toto, Tenuta Viglione, Vinicola Savese, intervenuti in qualità di protagonisti e custodi del vino primitivo in Puglia.
Il dott. Baldassarre ne evidenzierà poi sentori e qualità gustative in piena armonia con le varie filosofie di vinificazione adottate dalle case vitivinicole. Alla degustazione è seguito un abbinamento gastronomico di grande tradizione della cittadina murgiana, uno stufato di carne equina cotta in pignata di terracotta e gentilmente offerta per l’occasione dall’esercizio commerciale Mimmo e Valeria accompagnato dal tipico pane di Santeramo del Panificio Belfiore. A fine serata lo stesso Delegato Murgia Vincenzo Carrasso ha dedicato una sua poesia sul primitivo all’autore del libro e insieme all’intera Delegazione Murgia Ais con bene placido del pubblico presente, ha insignito il dott. Giuseppe Baldassarre del titolo di “Ambasciatore del vino primitivo” in segno di gratitudine per il continuo lavoro di ricerca svolto nella diffusione della cultura enologica pugliese nel mondo.
Rossana Novielli
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
10/01/2025
Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha avviato l’esame di un disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese. Nell’ambito...
09/01/2025
Nuovi sapori e ingredienti, farmaci per soddisfare il fabbisogno quotidiano di nutrienti essenziali ma anche un'alimentazione plant based con elementi detossinanti ed energizzanti, all'insegna di uno...
08/01/2025
Si intitola “Insieme per lasciare il segno” il nuovo report di sostenibilità di Conserve Italia, documento strategico che la cooperativa redige dal 2004 per mettere in evidenza ogni tre anni (in...
07/01/2025
È andato a Chep il Red Dot Award nella categoria Product Design grazie a ZirConic, il container pieghevole di grandi dimensioni. Sviluppato in risposta alla necessità di offrire soluzioni di...
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it