È sorprendente scoprire che la birra più venduta al mondo è cinese, la sconosciuta Snow Beer; a seguire Bud, Budweiser e Corona, famosissime negli Stati Uniti e sconosciute nel resto del mondo.
Ma è ancora più sorprendente che Heineken e Ashai occupino le ultime posizioni della classifica. Dunque, anche il marchio di birra più forte e popolare del mondo è cinese: Snow Beer, birra della neve, ed è il frutto di una joint venture tra China Resources Enterprises e SABMiller. Nel 2012 è riuscita a vendere niente meno che 50,8 milioni di barili, di cui solo poco più di sedici sono stati bevuti in Cina. Dove il mercato della birra negli ultimi cinque anni è cresciuto del 29% in volume e del 63% in valore. Al secondo posto troviamo Bud, un marchio che vale 8,4 miliardi di dollari e che nel 2012 ha venduto 45,4 milioni di barili. È la più bevuta negli Stati Uniti, e vende all`estero solo il 4,4% della sua produzione. Al terzo posto c’è Budweiser, le cui vendite (38,7 milioni di barili) sono cresciute del 4,5% lo scorso anno grazie a un’impennata fuori dagli Stati Uniti. Che, tuttavia, non ha permesso alla "Regina delle Birre" di superare i cinesi. Al quarto posto si piazza Corona con i suoi 30,4 milioni di barili venduti. Un dato che evidenzia una crescita del 9% rispetto al 2010, ottenuta anche grazie a un`aggressiva campagna pubblicitaria. Al quinto posto il marchio danese Skol che vale 4,7 miliardi di dollari. Pur non essendo molto venduta in America, ha riscosso un grosso successo in Brasile ed è presente sui mercati di ben ottanta nazioni. Al sesto posto c`è l’olandese Heineken. Nel 2012 ha venduto 26 milioni di barili, un +4,8% trainato dal successo ottenuto in Africa, Medio Oriente, Asia e America. Solo in Europa gli affati vanno male, per quanto il marchio continui a valere ben 6 milioni di Euro.
Al settimo e all’ottavo posto troviamo Coors Light e Miller Lite. La prima ha venduto 18,2 milioni di barili; la seconda solo 18 milioni. Al nono posto c`è Brahma, la birra del Belgio con radici brasiliane. L`anno scorso ha venduto 17,4milioni di barili, perdendo il 3,4% della sua fetta di mercato, ma mantenendo un valore di 2,4 miliardi di dollari. All`ultimo posto ci sono i giapponesi di Asahi, che sono riusciti a posizionarsi bene sui mercati di ben cinquanta nazioni, e vendere 12,3 milioni di barili. Un 2,5% in più rispetto all`anno precedente.
Fonte Panorama
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