22 Aprile 2014

La Pilsner Urquell benedetta per rendere omaggio al Papa


Pilsner_Urquell_Monsignor.jpgCome ogni anno il Vaticano accoglie un dono speciale dalla Repubblica Ceca, a dimostrazione della devozione del suo popolo: la Pilsner Urquell benedetta. La birra arriva in un numero simbolico di bottiglie pari all’anno in corso. Le 2014 bottiglie, provenienti dalla cotta benedetta di Pasqua, sono partite dagli storici cancelli del birrificio di Pilsen lunedì 14 aprile, verso Roma.

Stavolta, questa birra così speciale, non renderà omaggio esclusivamente alla Santa Pasqua, ma sarà offerta per la canonizzazione di due tra le figure più carismatiche della Chiesa moderna: Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII, "il Papa buono". La rappresentanza vaticana riceverà questo dono dalle mani dell’Ambasciatore della Repubblica Ceca presso la Santa Sede, Sua Eccellenza Pavel Vosalik e, durante l’Udienza Generale del 23 aprile, Paolo Lanzarotti, CEO di Plzeňský Prazdroj, donerà al Santo Padre un calice realizzato apposta con il prezioso cristallo di Boemia.

Il 14 aprile, alle ore 11, la cotta speciale della birra di Pasqua ha varcato gli storici cancelli del birrificio alla volta di Roma. La Pilsner Urquell è stata benedetta dal Vescovo di Pilsen, Monsignor František Radkovský, a metà marzo. La prima volta che Pilsner Urquell entrò in Vaticano fu nel lontano 1903, quando vi fu portata dietro richiesta di Papa Leone XIII, a cui venne consigliata dai propri dottori. Da allora pare che la birra sia piuttosto apprezzata dai Papi.

 

Pilsner_Urquell_Vaclav-Berka.jpg«È stata un’emozione straordinaria vedere la birra benedetta uscire dai cancelli sapendo che si trattava dello stesso prodotto che arrivò in Vaticano 111 anni fa» ci racconta Václav Berka, mastro birraio di Pilsner Urquell «L’autenticità del suo sapore è garantita dalla certificazione, dal 1897, di Las Veritas, rinomato laboratorio svizzero I valori misurati allora sono pressochè identici a quelli misurati oggi. Papa Francesco potrà gustare oggi quello stesso sapore che, allora, fu tanto gradito a Leone XIII».

«La Pilsner Urquell a Pasqua rappresenta una forte tradizione del popolo ceco, perchè presente sulle tavole della Festa delle famiglie di ogni estrazione sociale» conclude Václav Berka.

La birra benedetta fu portata in Vaticano, nel 2011, per celebrare la beatificazione di Papa Wojtyla e quest’anno, però, la "Pilsner” per eccellenza ha viaggiato alla volta di Roma non solo per celebrare la Santa Pasqua ma anche per aver parte alle celebrazioni mondiali legate alla canonizzazione di queste due grandi e carismatiche figure della cristianità, Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII, che avranno luogo il 26 e 27 aprile a Roma.

Questo grande evento ha portato nella Città Eterna, già in questi giorni, un numero incalcolabile di pellegrini che vogliono celebrarlo proprio nel luogo che è il cuore della Chiesa Cattolica e ancora di più saranno con l’avvicinarsi delle cerimonie. Per questo momento solenne il birrificio ceco più famoso al mondo, Plzensky Prazdroj, insieme ai cittadini di Pilsen, città che lo ospita, ha voluto portare un dono semplice ma autentico e carico della dignità di un popolo intero. La birra benedetta è stata realizzata con la ricetta tradizionale e lasciata maturare per oltre 5 settimane a significare simbolicamente il periodo di Quaresima. Un campione di quelli che sono gli ingredienti della Birra Benedetta è stato collocato nel museo del birrificio di Pilsen per commemorare questo evento. Il Vescovo di Pilsen, Monsignor František Radkovský, ha ricordato con un sorriso uno dei suoi incontri con Wojtyla «L’ultima volta che incontrai Giovanni Paolo II egli sottolineò il fatto che fossi il Vescovo della città di Pilsen dove abbiamo una birra così buona».

 

L’Ambasciatore della Repubblica Ceca presso la Santa Sede, Sua Eccellenza Pavel Vosalik, l’ha recapitata personalmente a Sua Eminenza Monsignor Peter B. Wells, il 15 aprile alle 12 a.m., presso la Segreteria di Stato. Il 23 aprile, infine, durante l’Udienza Generale, Paolo Lanzarotti, CEO di Plzeňský Prazdroj, offrirà a Papa Francesco un calice realizzato dagli artigiani boemi con il loro prezioso cristallo e una lettera personale, facendosi portavoce dell’affetto dei cittadini di Pilsen.

Pilsner Urquell è conosciuta dagli intenditori come la birra che ha cambiato il modo in cui il mondo vede la birra. Il 4 ottobre 1842 ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, segnando la nascita della prima birra dorata al mondo, stabilendo gli standard per tutte le birre chiare che verranno prodotte da allora. La vera patria della birra è la Repubblica Ceca e il termine Pilsner deriva dal luogo in cui Pilsner Urquell nacque, la città di Pilsen in Boemia, tanto che il significato letterale del suo nome è "Pilsner dalla fonte originale". Il successo e l’innovazione che questa nuova birra ceca ha rappresentato e le numerose imitazioni di cui è stata oggetto hanno fatto sì che i termini "pilsner" o "pils" vengano tuttora usati in tutto il mondo per indicare un’intera categoria: la birra chiara a bassa fermentazione. Tuttavia Pilsner Urquell è la sola legittimata a chiamarsi Pilsner. L’autenticità di ogni bottiglia è garantita dal sigillo rosso sul quale sono rappresentati i cancelli della fabbrica di Pilsen, in cui nacque e dove ancor oggi è prodotta. Pilsner Urquell è ancora oggi prodotta esclusivamente a Pilsen dalla Plzensky Prazdroj, con la stessa ricetta e gli stessi ingredienti del 1842. L’unicità di Pilsner Urquell deriva, innanzitutto, dalla qualità superiore delle materie prime utilizzate per la produzione: il malto chiaro, ancor oggi prodotto all’interno della fabbrica di Pilsen con il miglior orzo boemo e moravo, l’ingrediente principale per il tipico colore chiaro e sfumato d’oro di Pilsner Urquell; i fiori di luppolo Saaz, che danno a Pilsner Urquell quel gusto amaro che bilancia la dolcezza del malto, oltre a contribuire alla tipica trasparenza; l’acqua, particolarmente povera di minerali e sali naturali e con una dolcezza unica; Infine il lievito segreto Pilsner H, l’artefice del sapore superiore e del corpo di Pilsner Urquell, secondo la leggenda rubato in un monastero da un monaco in fuga e venduto a Groll nel 1842. L’unicità di Pilsner Urquell deriva anche dalle tecniche di produzione come la fermentazione a basse temperature, il triplice processo di decozione, il riscaldamento a fiamma viva in bollitori di rame. In Italia Pilsner Urquell è importata e distribuita da Birra Peroni S.r.l. che nasce a Vigevano nel 1846 ed è attualmente considerata l’azienda di riferimento nel panorama birrario nazionale. Può contare su un consistente portafoglio di marche prestigiose spesso premiate a livello internazionale per la loro qualità e comunicazione, quali: Peroni, Nastro Azzurro, Peroni Gran Riserva, Peroncino e - da quando l’azienda è entrata a far parte di SABMiller plc - Miller Genuine Draft e appunto Pilsner Urquell, la regina delle birre.

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