23 Aprile 2014

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I vini rosati, nel tempo, sono riusciti a ritagliarsi una fetta di mercato sempre più ampia e, dati statistici alla mano, il trend è in crescita tanto in Italia quanto all`estero, a dispetto dei luoghi comuni su qualità e caratteristiche organolettiche. I vini rosè, dunque, rappresentano ormai un fattore di crescita economica per il Paese e questo dato premia quei produttori che orientano la propria attività verso quella direzione.

Il mercato del vino rosè, infatti, è l’unico segmento che ha fatto registrare una significativa crescita sin dall’anno 2005. In nove anni la produzione ha visto un incremento del 7,7%: i 22 milioni di ettolitri di rosè prodotti globalmente nel 2002 oggi sono diventati 24 milioni di ettolitri; ciò rappresenta più del 9% della produzione totale di vino. Nonostante geograficamente la produzione è soprattutto concentrata in Francia, Italia, Stati Uniti e Spagna, paesi che producono il 75% del volume mondiale, è la Francia a guidare la classifica dei produttori con 6 milioni di ettolitri e il 34% dei consumi: oggi una bottiglia su tre consumata in Francia è vino rosè. Ma anche in Italia il fenomeno rosè sta attirando l’attenzione di addetti ai lavori e non solo.

E proprio in tale direzione si colloca la cerimonia di premiazione della terza edizione del Concorso enologico nazionale dei vini rosati d’Italia, in programma il prossimo 31 maggio, al Castello Aragonese di Otranto, evento promosso dall’Assessorato alle risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia italiana della vite e del vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole. L’evento è stato ufficialmente presentato in occasione della 48° edizione del Vinitaly. Lo scorso anno, numeri da record con 292 cantine partecipanti in rappresentanza di tutte e 20 le regioni d’Italia e 68 province. Nelle sei categorie in concorso, ossia Vini Tranquilli rosati a denominazione di origine (DOP), Vini Tranquilli rosati a indicazione geografica(IGP), Vini Frizzanti rosati a denominazione di origine (DOP), Vini Frizzanti rosati a indicazione geografica (IGP), Vini Spumanti rosati a denominazione di origine (DOP), Vini Spumanti rosati a indicazione geografica tipica (IGP) e Vini Spumanti di qualità rosati (VSQ), sono stati premiati 19 vini e assegnati 217 diplomi di merito.

Sempre nell`ambito del Vinitaly 2014, è stato presentato il nuovo libro del dottor Giuseppe Baldassarre, edito da Input edizioni, dal titolo "Una Terra vestita di Rosa" che vede come protagonista proprio il vino rosato. Un viaggio nella storia della produzione dei rosati che in Puglia vanta una importante tradizione. Uno sguardo sulla Puglia che si leva poi al mondo intero: il racconto di Baldassarre si snoda fra ricerca storica, aneddoti, informazioni tecniche (coltivazione, vinificazione, affinamento, aspetti legislativi) spiegando, capitolo dopo capitolo, come nasce il rosato, come e quando prende dignità nel mondo enoico, come si sta affermando e perché sulle tavole. Amabile da bere, questo vino del colore dell’alba e del tramonto accompagna tanti momenti di consumo: pranzi, aperitivi, cene e si presta a molti accostamenti, anche d’alta gastronomia, come mostrato, nel libro, dalle ricette dello chef Angelo Allegretti.

Nella prefazione, il Sen. Dario Stèfano parla di «straordinari, affascinanti, emozionanti vini rosati, capaci di esprimere numerose sfumature diverse, ognuna capace di evocare sensazioni sensoriali (e valoriali) diverse e tutte interessanti. Frutto di recupero della tradizione ma anche dell’innovazione più spinta».

A rendere ancor più bello il volume, oggetto prezioso per contenuto e stampa, il ricco contributo fotografico che mostra scorci di questa terra del rosato, la Puglia, i suoi vitigni, le sue città con i suoi castelli e il mare, i sui muretti a secco, i suoi rosè, i suoi calici profumati.