In merito alle ricerche pubblicizzate in questi giorni su possibili effetti sulla salute per l’aspartame (dolcificante artificiale), ASSOBIBE, l’Associazione dei produttori italiani di bevande analcoliche, ritiene doverose alcune precisazioni sulla sicurezza di tale ingrediente.
In particolare, vuole rassicurare i consumatori sul fatto che tutti i prodotti delle aziende associate contengono esclusivamente ingredienti autorizzati a livello nazionale ed internazionale.
L’aspartame è un ingrediente alimentare tra i più controllati tra quelli oggi in uso, approvato da più di 100 agenzie di regolamentazione in tutto il mondo. Prima di avere l’autorizzazione ad essere utilizzato per cibi e bevande ogni edulcorante, come l’aspartame, viene sottoposto a valutazioni sulla sicurezza da parte di commissioni scientifiche nazionali e internazionali che tengono conto anche di categorie di consumatori particolarmente sensibili.
Numerosi studi hanno confermato che l’aspartame rappresenta un componente alimentare sicuro tanto da essere utilizzato in più di 100 paesi, da più di 30 anni per circa 6000 alimenti e bevande.
Gli edulcoranti sono usati in totale sicurezza da centinaia di milioni di consumatori in tutto il mondo.
La sicurezza dell’aspartame è stata più volte ribadita dall’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che in due pareri del 2006 e del 2009 ha sottolineato come non ci siano indicazioni di un potenziale genotossico o cancerogeno per le persone nell’aspartame. Anche l’U.S. National Cancer Institute non ha riscontrato alcuna connessione tra edulcoranti, quale è l’aspartame, e rischio di cancro nelle persone.
Eventuali nuove ricerche é importante siano validate da un’autorità ufficiale mentre entrambi gli studi sulla presunta pericolosità dell’aspartame sono stati criticati dalla comunità scientifica internazionale per le numerose inesattezze. Le più evidenti sono la mancata corrispondenza tra quantità di edulcoranti somministrate ai topi e quelle comunemente assunte dagli esseri umani attraverso il cibo per lo studio dell’Istituto Ramazzini.In aggiunta, il Prof. Carlo La Vecchia, Capo del Dipartimento di Epidemiologia dell`Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano e Professore Associato di Epidemiologia all`Università di Milano ha pubblicato sulla stessarivista - The American Journal of Clinical Nutrition- che aveva ospitato lo studio allarmistico sui parti prematuri, un suo intervento in cui evidenziava come i dati non supportano le conclusione dei ricercatori e criticava in particolare l`assenza di analisi sulle sole bevande analcoliche non gassate. Tutte mancanze che per il Prof. La Vecchia non permettono di trarre conclusioni specifiche sulle bibite analcoliche a basso contenuto calorico legando così edulcoranti e parto prematuro.
ASSOBIBE è l`associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta, tutela ed assiste le imprese italiane che producono bevande analcooliche.
Ad essa aderisce la maggioranza delle aziende del settore, di ogni dimensione e localizzate su tutto il territorio italiano. E` l`interlocutore privilegiato nei rapporti con le Istituzioni ed è inserita in una rete di collegamenti nazionali e di rapporti internazionali che contribuiscono a promuovere lo sviluppo del settore nel suo complesso.
L`adesione ad Assobibe permette di fruire di molteplici servizi d`informazione, consulenza e assistenza mediante circolari, pubblicazioni periodiche, incontri e riunioni specifiche, consentendo un costante aggiornamento sulle principali problematiche di interesse delle imprese.
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