18 Luglio 2014

San Pellegrino: acqua "ufficiale" di Expo 2015 e del Padiglione Italia


S. Pellegrino investe 6,2 milioni per diventare l`acqua minerale di Expo 2015 e del Padiglione Italia: 5 milioni per l`Esposizione e 1,2 milioni per l`altro. Dei 5 milioni, 1,5 sarà diretto e il resto in attività. Lo storico marchio italiano dalla "stella rossa" (ma anche dei brand Panna e gli altri della scuderia) avrà anche la gestione della Piazzetta tematica Acqua che verrà allestita all`interno.

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S. Pellegrino è l`unica azienda dell`alimentare ad avere la doppia partnership. «Si tratta di un investimento di medio-lungo periodo - ha spiegato Stefano Agostini, amministratore delegato del gruppo S. Pellegrino - che abbiamo messo a punto con l`obiettivo di valorizzare la risorsa acqua e i territori italiani ai quali il gruppo deve il successo dei propri prodotti. Vogliamo cogliere appieno questa occasione per creare delle sinergie con altre realtà eccellenti del nostro Paese e valorizzare agli occhi del mondo il "saper fare" italiano e la nostra inimitabile cultura dell`alimentazione e del gusto».

«Confermiamo - ha detto Giuseppe Sala, ad di Expo - che nei sei mesi dell`Esposizione porteremo in Italia un milione di cinesi. Anche perché i tempi lunghi dei visti sembrano superati: la procedura dei visti ora richiede da 3 a 5 giorni. Poi abbiamo siglato degli accordi con le compagnie aeree per potere trasportare 600mila cinesi in Italia. Ma non abbiamo ancora staccato i biglietti».

Una buona notizia per S. Pellegrino che recentemente ha messo il mercato cinese nel mirino. «I turisti cinesi che verranno in Italia - ha aggiunto Agostini - impareranno a bere la nostra acqua e potranno poi continuare nel loro Paese. Oggi in Cina non esiste la cultura dell`acqua minerale, ma i cinesi imparano presto. Come hanno fatto per tante altre cose».

Quanto a Expo, Sala ha sottolineato che «porteremo in Italia 8 o 9 milioni di turisti stranieri: al momento abbiamo già venduto ben 3,2 milioni di biglietti a 10 mesi dall`evento. Mentre dei 147 Paesi che hanno aderito a Expo, 55 costruiranno il loro padiglione: un dato di grande significato se si pensa che a Shangai sono stati "solo" 42».

Alcuni imprenditori e operatori che parteciperanno a Expo hanno lamentato i limiti di potenza che l`organizzazione porrà agli espositori nell`utilizzo delle attrezzature elettriche. Per esempio, ci sarebbero limiti di assorbimento nell`area dei 9 cluster tematici e limiti all`utilizzo di cucine elettriche per gli show cooking. «Il problema c`è - ha ammesso, senza nascondersi, Sala - e deriva dal fatto che sarebbe necessario un investimento consistente per costruire un`infrastruttura capace di soddisfare tutta la domanda di energia. Ma, dopo i 6 mesi di Expo, l`investimento non avrebbe più motivo d`esistere se non c`è chiarezza sul dopo Expo. Stiamo riflettendo su queste cosa e aspettando la gara per il dopo Expo».

Fonte Il Sole 24 Ore

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