Con sentenza depositata in data 28 febbraio 2011, resa disponibile qualche giorno fa, la Corte d’Appello di Torino ha posto fine al secondo grado di un lungo contenzioso in materia di marchi che ha visto contrapposte in Italia Bavaria N.V. e Bavaria Italia srl - rappresentate dagli avvocati Massimo Sterpi e Luca Ghedina, soci dello Studio Legale Jacobacci – all’associazione di birrifici Bavaresi Bayerischer Brauerbund (BBB).
Dopo 6 anni di conflitti, Bavaria ha finalmente vinto la battaglia. Questa vittoria in Italia arriva dopo altre recenti vittorie di Bavaria in Australia e Spagna e le positive decisioni della Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo.
Con questa storica sentenza, la Corte d’Appello di Torino ha stabilito che i marchi figurativi BAVARIA registrati in Italia tra il 1971 e il 1995 sono stati tutti validamente registrati e che il loro uso in Italia da parte di Bavaria per birra olandese può proseguire nonostante la registrazione nel 2001 dell’indicazione geografica (“IGP”) Bayerisches Bier. La Corte ha deciso che tutti i marchi BAVARIA hanno priorità sull’IGP, sono stati registrati in buona fede e non sono colpiti, in ragione della loro grafica complessiva e del loro uso, da alcuna causa di invalidità o decadenza, ed in particolare non sono ingannevoli per il consumatore italiano. Ciò significa che BAVARIA potrà continuare a vendere in Italia la propria birra BAVARIA HOLLAND senza alcun impedimento derivante dalla registrazione dell’IGP Bayerisches Bier.
Peer Swinkels, membro del Consiglio di Amministrazione di BAVARIA, ha così commentato: “Apprezziamo il fatto che la Giustizia Italiana abbia sentenziato che i marchi figurativi Bavaria siano stati registrati correttamente. Questa decisione supporta la forza del nostro marchio e migliora la percezione della qualità del brand. Ora possiamo concentrarci completamente sul nostro business mondiale anche in Italia, dove occupiamo un’importante posizione nel segmento delle birre importate”.
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