Preparare un buon caffè o un vero cappuccino italiano è un’arte. Ma anche una sfida. Il miglior barista italiano è, per il secondo anno consecutivo, Francesco Sanapo, leccese, trapiantato a Firenze dove lavora presso la caffetteria Corsini (torrefazione di Arezzo). Sul podio della finale del Campionato italiano baristi caffetteria che si è svolta a Tirreno Ct, Salone nazionale per alberghi, caffè, bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, panifici, ristoranti e comunità al in corso di svolgimento a Carrarafiere, Elisa Molle di Rossasecca (Fr), seconda, e Eddy Righi di Modena, terzo. Al campionato hanno preso parte 250 baristi italiani, dei quali soltanto 24 hanno potuto accedere alle finali in Toscana.
La gara ha previsto la preparazione, in massimo 15 minuti, di quattro caffè espressi, quattro cappuccini e di quattro bevande analcoliche a base di caffè espresso. La prova di ciascun concorrente è stata giudicata da un panel di giudici accreditati, quattro dei quali sensoriali, due tecnici e un presidente di giuria. Il vincitore del campionato italiano, Francesco Sanapo, parteciperà al World Barista Championish, il termine barista è uguale in tutto il mondo, che si svolgerà a Bogotà in Colombia, il prossimo giugno. Per il patron della manifestazione italiana, Andrea Lattuada «il livello del campionato cresce di anno in anno, i baristi sono sempre più esperti. L`obiettivo della competizione è far crescer il livello dei baristi italiani e quello di strappare almeno un podio ai campionati di Bogotà».
Il caffè. Per gli italiani quello del caffè è un vero e proprio rito. Secondo l`associazione di consumatori Aduc ogni giorno in Italia, nei 130mila bar, si consumano 80 milioni di caffè espresso, che con una media di 0,85 euro a tazzina fanno 68 milioni di euro al giorno. Su base annuale vengono consumati oltre 29 miliardi di caffè per un giro d`affari di circa 25 miliardi di euro. Secondo i dati ufficiali Istat, nel 2009 il volume delle importazioni di caffè verde è stato pari a 7.484.143 di sacchi, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, con l’Italia primo Paese al mondo per esportazione di caffè tostato con un fatturato di 700milioni di euro all’anno. La più alta concentrazione di importatori di caffè si trova a Trieste, dove esiste anche il distretto del caffè e dove il fatturato di tutta la filiera è di 500 milioni di euro l’anno. A livello mondiale la produzione del caffè vale circa 90 miliardi di dollari e segna una stabilità dei consumi. Il caffè più caro si beve al Nord, in particolare in Trentino Alto Adige dove si arriva anche a 1,10 euro a tazzina. A Sud invece si possono trovare ottimi espressi a 0,70 euro.
Come si prepara un espresso al bar. Sono necessari 7 grammi di miscela macinata da grani tostati di diversa origine, rigorosamente senza additivi o aromatizzanti, macinati al momento della preparazione, acqua a 88 gradi di temperatura, 9 bar di pressione della macchina per 25 secondi di tempo di erogazione ideale e 25 ml di quantità di caffè nella tazzina (crema compresa) per una temperatura di servizio di 67 gradi.
Il cappuccino. Con il caffè si contende il must della colazione all’italiana e all’estero è amato più del caffè tanto da essere il simbolo del made in Italy e dello stile di vita italiana. Tanto che se in Italia il rapporto fra espressi preparati al bar e cappuccini è uno a cinque, all`estero è di tre a quattro.
Fonte: Comunicato Stampa Tirreno Ct
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