14 Novembre 2017

Birra del Borgo presenta “Chef Bizzarri” Europa


Birra del Borgo torna ad interrogarsi sul binomio birra e cucina di qualità organizzando in Europa 5 incontri con cuochi e ristoratori pronti a ripensare la birra in cucina. Roma, Parigi, Londra, Bruxelles e Milano. Si parte giovedì 23 novembre con il primo dei cinque appuntamenti previsti dal calendario “Chef Bizzarri” Europa 2017-2018, nell’Osteria di Birra del Borgo, a Roma, e si termina a Milano, nella Trattoria Trippa, passando per Parigi, Londra e Bruxelles.

Dodici birre “BIZZARRE”, una per ogni mese dell`anno, che fanno convivere gusti e profumi inediti. Il filo conduttore tra le produzioni è la creatività, si spazia dalle ostriche alla frutta, dalle anfore alle spezie, dai luppoli alle botti. Sorprendere e sperimentare sono le parole d`ordine di questa originale “collana” creata da Birra del Borgo da cui è nato il progetto “CHEF BIZZARRI”. Quest’anno la sfida sarà più grande perché “Chef Bizzarri” parte per l’Europa alla ricerca di abbinamenti “imperfetti” indossando una nuova veste, più metropolitana, ancora più originale se possibile, con lo stesso obiettivo della passata edizione: diffondere un’idea di birra che trovi nella relazione con la cucina una chiave di lettura non solo possibile ma anche all’avanguardia, nuova. La buona birra (italiana) dove non è mai arrivata, in luoghi e ristoranti pronti a valorizzarla.

Giovedì 23 novembre, presso l’Osteria di Birra del Borgo di Roma, Chef Bizzarri Europa aprirà i battenti impegnando ai fornelli il talentuoso padrone di casa, Gabriele Bonci, e Salvatore Tassa, dal ristorante “Le Colline Ciociare” di Acuto. Sul palcoscenico, accanto ai racconti di Leonardo Di Vincenzo, fondatore di Birra del Borgo, quelli di cuochi, amici, appassionati e giornalisti del settore.

Sei piatti che cercheranno un felice connubio con quattro birre siglate Birra del Borgo, tre bizzarre e una stagionale: la Watermelon, incontro tra una Berliner Weisse e un’anguria, l’Etrusca, fermentata in anfora e ispirata alle bevande antiche, l’Equilibrista, realizzata con il 40% di mosto di vino e la Brigante, farmhouse Ale dal carattere rustico.

Dopo Roma, CHEF BIZZARRI sbarcherà a Parigi, da “Fulgurance”, in cucina il giovane chef australiano Sebastian Myers. Mercoledì 29 novembre sarà la volta della città di Londra, più precisamente del lussuoso e moderno locale “CUB” su Hoxton Street, diretto dal famoso barman Mr Lyan e dallo chef Doug McMaster. Il 10 gennaio 2018 sarà invece la volta di Bruxelles e del ristorante “Humprey”, dove Lo chef Yannick Van Aeken, ex sous chef del famoso ristorante Noma di Copenaghen, crea piatti ispirati alla cucina filippina tutti da condividere. L’evento di chiusura del progetto, mercoledì 24 gennaio, sarà affidato alla trattoria milanese “Trippa” di Pietro Caroli (il patron) e Diego Rossi (lo chef).

Birra e cucina, alta cucina, cos`hanno da dirsi? Venite a scoprirlo

GIOVEDI 23 NOVEMBRE PRESSO L’OSTERIA DI BIRRA DEL BORGO

Via Silla 26a - Roma (Prati) - Tel: 0683762316 

Una serata che vuole raccontare un’idea di birra libera dai luoghi comuni e vicina alla cucina d’autore attraverso accostamenti insoliti, sperimentazioni e giochi di gusto.

Cena alle ore 20,30

Costo euro 50 a person

LE BIZZARRE DI BIRRA DEL BORGO ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA

Chef Bizzarri ritorna e sbarca in Europa. Roma, Parigi, Londra, Bruxelles e Milano, queste le tappe in programma da novembre 2017 a gennaio 2018.

Lo scorso anno Birra del Borgo si interrogava sul binomio birra e cucina di qualità. Lo faceva organizzando una serie di incontri sul territorio nazionale, coinvolgendo chef e ristoratori pronti a raccogliere la sfida. Così hanno preso vita insolite serate fatte di scambio, racconti e di piatti pronti a cercare un felice connubio con la birra, quella buona. Quest’anno la sfida sarà più grande perché “Chef Bizzarri” parte per l’Europa alla ricerca di abbinamenti “imperfetti”, indossando una nuova veste, più metropolitana, ancora più originale se possibile, con lo stesso obiettivo della passata edizione: diffondere un’idea di birra che trovi nella relazione con la cucina una chiave di lettura non solo possibile ma anche all’avanguardia, nuova. La birra (italiana) dove non è mai arrivata, in luoghi e ristoranti pronti a valorizzarla, una missione ambiziosa ma possibile. La promozione di un dibattito aperto su un tema così attuale deve poter contare sui giusti ambasciatori, per questo Birra del Borgo ha lavorato su una selezione di locali e di cuochi attenti, appassionati ma soprattutto pronti a ripensare la birra in cucina.

ROMA

In Italia, dove è ormai evidente il cambiamento che sta avvenendo nel mondo della cosiddetta ristorazione tradizionale, tra storici ristoranti che cambiano pelle e importanti investimenti che dirottano dal fronte del fine dining a quello più rassicurante della cucina di trattoria o di prodotto, Chef Bizzarri aprirà i battenti giovedì 23 novembre presso “L’Osteria di Birra del Borgo” di via Silla, in compagnia dello chef Salvatore Tassa, dalle Colline ciociare di Acuto, e Gabriele Bonci, che la cucina di Osteria la dirige. Qui il sapore è quello delle osterie di una volta, fondato sulla qualità dell’accoglienza, sulla tavola come luogo di socializzazione e su una cucina tradizionale e familiare. Poi ci sono i contenuti nuovi, quelli che la rendono un’osteria moderna, un luogo per tutti, in cui la centralità del binomio birra-cucina è ribadita con forza e convinzione, assoluta. La birra si plasma sulla cucina e il bere e il mangiare sono raccontati, a tavola o al bancone, in un’ottica di condivisione e scambio con i visitatori.  

MILANO

La chiusura del progetto, mercoledì 24 gennaio 2018, sarà affidata alla città di Milano, più precisamente alla trattoria “Trippa” di Pietro Caroli (il patron) e Diego Rossi (lo chef). Quintessenza della storica trattoria, Trippa è oggi una novità che fa tanto parlare di sé perché ha saputo tenere botta al cambiamento senza reinventarsi, continuando semplicemente a fare ciò che ha sempre fatto, solidamente ancorata alla tradizione e alla qualità. Diego è veronese, lì ha frequentato l’alberghiero per poi formarsi in noti ristoranti della penisola. Pietro ha studiato economia, è pugliese ed ha mollato il lavoro in una multinazionale per dedicarsi alla sua grande passione per la cucina. Caratteri, percorsi e temperamenti opposti che hanno messo lo stesso cuore in un’avventura iniziata nel 2015. A guidarli un’unica, semplice idea vincente: “Far mangiare bene la gente in un luogo accogliente”.

Tra gli eventi di Roma e Milano si passerà per Parigi, Londra e Bruxelles.

PARIGI

A Parigi, sabato 25 novembre, le bizzarre di Birra del Borgo soggiorneranno da Fulgurances. Qui Sophie Cornibert, Hugo Hivernat e Rebecca Asthalter sono riusciti a creare L’Adresse, un contenitore di storie ed esperienze gastronomiche nato nel 2010 come blog e diventato da tre anni anche una rivista che racconta la cucina contemporanea con freschezza, libertà e una certa grafica avanguardista. Lo spazio  Fulgurances è un luogo in cui la cucina è mutevole, affidata a un costante succedersi di mani (le brigate di cucina e di sala sono fisse mentre lo chef in carica cambia ogni 6 mesi) ma l’identità è chiaramente percepibile. Un locale in cui si fanno spazio nuovi schemi, più liberi e imprevedibili, che raccoglie esperienze, viaggi, incontri e idee dei cuochi di passaggio. Fino a dicembre il temporary chef sarà Sebastian Myers, giovane cuoco australiano che, forse perché ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo, in cucina ci mette cuore, coraggio ma anche una certa pazzia, quella di chi non ha paura di mettere in tavola piatti generosi e emozionanti, risultato di accostamenti a volte azzardati ma sempre azzeccati.

LONDRA

Mercoledì 29 novembre il progetto sbarcherà a Londra, da CUB, che nella sua casa su Hoxton Street cerca di avvicinare le persone appagando la pancia e la mente con una proposta fortemente allineata alle idee di “Chef Bizzarri”. Qui il barman è Ryan Chetiyawardana, conosciuto come Mr Lyan, quello che ha aperto White Lyan alla fine del 2013 creando uno dei cocktail menu più innovativi del mondo. Lo chef è Doug McMaster, fondatore a Brighton nel 2014 di Silo, il primo ristorante britannico a rifiuti zero. CUB è un locale piccolo, lussuoso ma moderno, perfetta sintesi dell’esperienza culinaria “sostenibile” fatta di collaborazioni tra ingredienti e persone.

BRUXELLES
Mercoledì 10 gennaio, penultima tappa prima dell’evento di chiusura a Milano, Birra del Borgo racconterà il suo progetto in quel di Bruxelles, presso il ristorante Humphrey. Il proprietario, Glen Ramaekers, alle spalle una carriera come importatore di vini e liquori di qualità, lo ha aperto nel 2015 nel cuore di Bruxelles, in un edificio simbolo che ospita anche PIAS, una delle più grandi aziende di musica belga. Lo chef belga Yannick Van Aeken ha portato nella cucina di Humphrey quello che ha appreso come sous chef del famoso ristorante Noma di Copenaghen per creare qualcosa di completamente diverso: piatti ispirati alla cucina filippina tutti da condividere preparati con prodotti che Yannick trova in Belgio ma anche con ingredienti provenienti direttamente dalle Filippine. La carta del bere guarda all’Europa affiancando alla cucina filippina birre e vini naturali.

LE BIZZARRE DI BIRRA DEL BORGO

Dodici birre “BIZZARRE”, una per ogni mese dell`anno, che fanno convivere gusti e profumi inediti. Sono prodotte in tiratura limitata utilizzando ingredienti e lavorazioni speciali. Il filo conduttore tra le produzioni è la creatività, si spazia dalle ostriche alla frutta, dalle anfore alle spezie, dai luppoli alle botti. Sorprendere e sperimentare sono le parole d`ordine di questa originale “collana” creata da Birra del Borgo da cui è nato il progetto “CHEF BIZZARRI”. L’obiettivo  è quello di raccontare una nuova idea di birra, libera dai luoghi comuni e vicina alla cucina d`autore, attraverso una serie di incontri con cuochi e ristoratori pronti a mettersi in gioco. Sul palcoscenico, al centro della scena, i racconti di birrai, cuochi, amici, appassionati e giornalisti del settore. Ma birra e cucina, alta cucina, cos’hanno da dirsi? Molto più di quanto si creda in realtà, anche se la birra, quella buona, non è ancora riuscita a guadagnarsi un posto, più o meno in vista, nel mondo delle sale e delle cucine che contano. Eppure il lavoro del birraio è molto vicino a quello del cuoco: entrambi scelgono le materie prime che preferiscono e le combinano seguendo la propria ricetta. Tecnica e conoscenza ma anche creatività e voglia di sperimentare fanno il resto. E’ fuori discussione che la birra abbia un ruolo privilegiato su molte tavole, da quelle plebee fino a quelle borghesi, un ruolo però ancora molto da valorizzare, senza contare che molti la immaginano ancora rinchiusa nei pub e nelle birrerie, ed è esclusivamente lì che la cercano e la consumano. Con la produzione nel 2009 della bizzarra di dicembre, L’equilibrista, Italian Grape Ale realizzata con mosto di vino Sangiovese (40%) e mosto di birra Duchessa (60%) che fermentano insieme lavorati con il procedimento del metodo classico, invecchiamento in bottiglia, "remuage", sboccatura e aggiunta di liqueur d`expedition, Birra del Borgo ha cercato di dare voce ad un pensiero che da sempre accompagna la sua produzione: vedere la birra utilizzata in contesti diversi, nuovi, eleganti, vicini alla cultura del cibo e con uno stile tutto italiano. Il progetto “CHEF BIZZARRI” nasce con l’obiettivo di coinvolgere chef e ristoratori selezionati nella creazione di serate evento originali, finalizzate al gioco e alla sperimentazione. Protagonista la birra di qualità accanto a piatti o prodotti caratterizzati da naturalità, creatività e gusto.

ECCO A VOI LE DODICI BIZZARRE, UNA PER OGNI MESE DELL’ANNO

Fragus (con fragole), Prunus (con ciliegie), Perle ai Porci (con le ostriche), Vecchia Tripel (fermentata nella grande botte del brandy), Brigante (farmhouse Ale dal carattere rustico), BdbBi(G)Bodyibu (con oltre 100 IBU), Rubus (con i lamponi), Etrusca (fermentata in anfora e ispirata alle bevande antiche), Caos (con mosti di Duchessa e Malvasia), Castagnale (con castagne essiccate sul fuoco), Morning Rush (con fiori di luppolo appena raccolti), L’equilibrista (40% di mosto di vino e 60% di mosto di birra).

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