Rinnovo delle cariche sociali per il Consorzio Tutela Vini Valpolicella. L’assemblea dei soci del 18 marzo 2011 ha confermato 11 dei 15 consiglieri che facevano parte del vecchio esecutivo; Romano Dal Forno, Vittorio Zardini e Marco Sartori rappresentano le new entry, mentre dopo un triennio di assenza ritorna Emilio Pedron, nome storico della Valpolicella e del Consorzio, avendo già ricoperto il ruolo di presidente prima dell’uscente Luca Sartori.
Quest’ultimo, nella sua relazione ha evidenziato come il suo sia stato un mandato caratterizzato da vere e proprie svolte epocali. “Sono personalmente molto soddisfatto e orgoglioso – ha detto Sartori – di aver traghettato il nostro Consorzio in questo triennio ricco di colpi di scena verso nuovi e più ambiziosi traguardi”.
“I risultati ottenuti – ha sottolineato il presidente uscente - non si sarebbero potuti raggiungere se non avessero avuto l’appoggio e la condivisione di tutta la filiera”.
Tutto ha avuto inizio nel 2008 con l’approvazione della nuova ocm vino, che ha ridefinito il ruolo dei consorzi; in contemporanea si è dovuto lavorare con lungimiranza per la richiesta della docg per Amarone e Recioto in vista del deposito del disciplinare di produzione presso l’Ue e la conseguente difficoltà ad apportare successive modifiche; poi è stato il momento di trasferire i controlli a un ente terzo.
Alle incombenze “burocratiche” si sono aggiunti interventi di gestione dell’offerta, che hanno portato prima a limitare la percentuale delle uve a riposo e poi alla storica decisione di bloccare i nuovi impianti. Anche in questo caso si è trattato di una visione previdente della situazione, che a fronte della richiesta sostenuta dei mercati interno e internazionale degli ultimi anni ha preferito preservare la redditività della produzione e in prospettiva il buon equilibrio tra offerta e domanda.
Un ulteriore aspetto su cui non bisogna mai abbassare la guardia è – secondo Sartori - la qualità e la correttezza nei confronti del consumatore, “perché è lui che stabilisce le regole. La qualità nasce nel vigneto e se un’annata non sarà ottimale bisogna avere il coraggio di una rinuncia nell’immediato per non compromettere nel futuro risultati positivi certi”.
Il 2010 è stato il primo anno del Consorzio nel nuovo ruolo, assegnato dall’Ue, di motore della promozione e valorizzazione della denominazione.
I risultati sono stati particolarmente positivi e incoraggianti sulla bontà delle iniziative così come sono state ideate e realizzate. Grazie ai finanziamenti di Regione e Ministero, che contribuiscono al 70% sulla promozione verso i Paesi extra comunitari e al 60% in Italia e nell`Ue, il calendario 2011 si è ulteriormente arricchito. Si tratta di iniziative di qualità – come ha precisato la direttrice del Consorzio Olga Bussinello nella sua relazione -, pensate per una denominazione di successo, a prezzi concorrenziali grazie al supporto pubblico ma non ridicoli perché l`eccellenza costa a chi la vuole e anche a chi la produce”. Primi appuntamenti il 22 e 28 marzo in Germania.
Con il 2011 parte anche un nuovo filone di attività, che dovrà portare – nell’auspicio di Sartori – a una nuova cultura, che preveda la cura dei vigneti in modo sostenibile e compatibile con il territorio”. Si inizia il 14 aprile con il convegno “Le linee di difesa della vite 2011 – Novità tecniche e legislative”.
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