“Aggiungere anidride carbonica all’acqua di rubinetto, rendendola gassata, non la trasforma automaticamente in acqua minerale”.
Con queste argomentazioni, la seconda sezione civile del Tribunale di Treviso ha condannato per concorrenza sleale e pubblicità ingannevole la società Sodastream, azienda che produce apparecchi che “gasano” l`acqua di rubinetto, imponendole di ritirare i messaggi pubblicitari in cui il prodotto veniva messo a confronto con le acque minerali in bottiglia. Soddisfazione per la pronuncia è arrivata da Mineracqua, la Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali e delle Acque di Sorgente, che già aveva richiesto e ottenuto l’inibitoria delle comunicazioni della Sodastream.
Soddisfazione anche da parte della Federazione Italgrob, da sempre fattivamente a difesa di un business fondamentale per la categoria come le acqua minerali.
Tante, infatti, le iniziative portate avanti in questi anni da Italgrob a favore delle acque minerali, opuscoli, convegni, incontri nei quali si sono evidenziate tutte le caratteristiche peculiari e uniche delle acqua minerali e d’altro canto evidenziato le criticità delle acque filtrate di rete, specie se servite nei locali in bottiglie anonime.
«Una campagna che ha dato ottimi risultati - ha evidenziato il direttore generale di Italgrob Dino Di Marino - il fenomeno infatti è il leggero calo. Una presa di posizione netta e precisa che contiamo di portare ancora avanti a tutela di uno degli asset fondamentale della nostra categoria e delle nostra aziende di produzione partner».
Slogan come “Niente più bottiglie pesanti da trasportare e da smaltire” non potranno più essere diffusi, perchè rischiano di ingenerare confusione nel consumatore perchè mettono a confronto due tipi di acqua che sono ontologicamente differenti tra loro.
“Le acque minerali naturali e le acque destinate al consumo umano, comunemente definite potabili - si legge nell’Ordinanza - si distinguono ontologicamente per avere le prime origine da una falda o giacimento sotterraneo e possedere caratteristiche igieniche particolari, mentre le seconde sono fornite da una rete di distribuzione e sono destinate per usi domestici a prescindere dalla loro origine. Una differenza sancita già dal legislatore con il d.lgs 31 del 2001, che ha stabilito espressamente che le acque minerali naturali si differenziano dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e la conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi e per altri costituenti”.
“Una pubblicità ingannevole, fuorviante, lesiva della concorrenza e gravemente pregiudizievole all’immagine dell’acqua naturale e delle imprese che la imbottigliano”: la conclusione dell’Ordinanza che non lascia spazio a dubbi e che sancisce, ancora una volta, le caratteristiche uniche e non replicabili dell’acqua minerale.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
10/01/2025
Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha avviato l’esame di un disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese. Nell’ambito...
09/01/2025
Nuovi sapori e ingredienti, farmaci per soddisfare il fabbisogno quotidiano di nutrienti essenziali ma anche un'alimentazione plant based con elementi detossinanti ed energizzanti, all'insegna di uno...
08/01/2025
Si intitola “Insieme per lasciare il segno” il nuovo report di sostenibilità di Conserve Italia, documento strategico che la cooperativa redige dal 2004 per mettere in evidenza ogni tre anni (in...
07/01/2025
È andato a Chep il Red Dot Award nella categoria Product Design grazie a ZirConic, il container pieghevole di grandi dimensioni. Sviluppato in risposta alla necessità di offrire soluzioni di...
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it