Buoni risultati per i vini fermi in bottiglia, che nei primi tre mesi dell’anno hanno sfiorato i 2,5 milioni di ettolitri di esportazioni (+6%), con una riduzione della domanda statunitense (-2%), una crescita del 13% di quella tedesca e del 24% di quella del Regno Unito, per una progressione dei valori del 31%. L’andamento progressivo dei vini spumanti – notano i ricercatori dell’Ismea – è invece inferiore a quella degli scorsi anni “anche per la frenata dell’Asti, mentre il Prosecco fa sempre da locomotiva non solo al segmento degli spumanti ma all’intero comparto vino”.
Complessivamente la crescita dell’export degli spumanti è del +2%. Infine aumenta la domanda di vino italiano in “bag in box” con oltre il +20% in Svezia e nel Regno Unito, destinazioni che rappresentano rispettivamente il 20 e il 12 per cento dell’intero segmento, mentre in Norvegia (il 15% del totale a volume) si registra una battuta d’arresto.
Fonte Mixer Planet